Il Premio Strega è giunto alla sua 75esima edizione e come ogni anno è stato assegnato dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Ha potuto stappare il liquore e leggere accanto al proprio nome sulla lavagna il maggior numero di voti Emanuele Trevi, dunque vincitore dell’edizione 2021. Lo scorso anno il premio letterario nostrano più ambito è stato assegnato a Sandro Veronesi per il suo “Il Colibrì“.
75esima edizione del Premio Strega: la cinquina finalista
A sorpresa, quest’anno la cinquina non è stata caratterizzata solo da nomi blasonati e altisonanti, ma da proposte interessanti e insolite che raccontano, in tutte le sue sfaccettature, il variopinto panorama attuale dell’editoria italiana. Il favorito era Emanuele Trevi con “Due vite“, edito da Neri Pozza; l’ultima volta in cinquina con un autore uomo nel 1957. Andrea Bajani era in corsa con “Il libro delle case“, edito da Feltrinelli, Edith Bruck – già vincitrice del Premio Strega Giovani – con “Il Pane perduto“, edito da La Nave di Teseo, Giulia Caminito – già vincitrice dello Strega Off – con “L’acqua del lago non è mai dolce“, edito da Bompiani e Donatella di Pietrantonio con “Borgo Sud“, edito da Einaudi. Dacia Maraini, durante la diretta della premiazione trasmessa da Rai 3, ha apprezzato le pubblicazioni giunte in cinquina: “sono bei testi, non è vero che la letteratura non esiste più. A molti piace pensare che il meglio sia sempre passato. Non è così. Quello che posso dire è che è molto centrale la famiglia in questi volumi. Forse è il più grande problema per tutti!“.
Per la prima volta, dal 2013, Mondadori non è entrata in cinquina. Conta tuttavia 23 vittorie, Einaudi 15 e Bompiani 10. Un altro dato interessante: erano 3 donne e 2 uomini a contendersi il premio letterario. Di norma, è l’inverso; durante gli anni passati erano più gli uomini a popolare la cinquina dello Strega.