Non bisogna credere che non sia necessario preoccuparsi delle buone maniere quando indossiamo il costume da bagno e che in spiaggia ci si possa permettere il lusso di qualsiasi tipo di concessione, perché siamo in un momento di relax, a stretto contatto con la natura. Essere spontanei non vuol dire dimenticare il buon gusto. Esiste anche un bon ton al mare e delle regole precise che abbiamo il dovere di rispettare, per non arrecare danno o fastidio ai nostri vicini di ombrellone.

Vivere com’è noto è difficilissimo. Non possiamo scegliere la nostra esistenza, però possiamo rendercela più allegra e soprattutto renderla più sopportabile a chi ci circonda. Il bon ton ci insegna proprio questo: la grazia del sapere vivere, anche in spiaggia. I nostri gesti, atteggiamenti, sorrisi raccontano chi siamo agli altri, persino come ci comportiamo nei nostri momenti di vacanza.

“L’eleganza non è una qualità esteriore, bensì una manifestazione dell’anima che si rende visibile al mondo.” (Paulo Coehlo)

Bon ton al mare: come vestirsi

La spiaggia è un meraviglioso luogo naturale dove poter andare vestite o meglio svestite con naturalezza. Ricordiamoci che non siamo su un palcoscenico teatrale dove dobbiamo apparire, siamo su un arenile. Il bon ton al mare non concede le nudità appariscenti. Una signora che si rispetti non darà adito a voci di scherno da parte degli altri. No quindi ai bikini striminziti, agli slip brasiliani se non si è più che giovanissime e toniche, ai triangoli minuscoli che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Stesso discorso per il topless in spiaggia, dove il seno nudo genera imbarazzo. Se vogliamo sfoggiarlo basta prendere un pattino o una barca e stare al riparo da occhi indiscreti.

Il costume intero fa sempre la sua figura e ci permette di indossare soltanto il pareo e delle infradito e di essere perfette per il tragitto bagnasciuga-stabilimento, o quando entriamo al bar per prendere qualcosa o per mangiare. Sì anche ad un bel cappello di paglia a tesa larga che fa subito chic, Audrey Hepburn docet. E non dimentichiamoci gli occhiali da sole che ci aiutano a proteggere i nostri occhi dai dannosi raggi solari.

In spiaggia non è ammesso il trucco eccessivo

Per tutte le amanti del make-up ricordatevi che il bon ton al mare non prevede di esibirsi con dei trucchi sgargianti e decisamente fuori luogo. Se proprio non riuscite a presentarvi struccate, optate per un make up effetto nude, senza dimenticare che, per prima cosa, è importante applicare sulla nostra pelle una buona crema idratante, ma soprattutto un’ottima protezione contro i raggi solari in relazione al nostro tipo di pelle. Meglio scegliere anche un mascara waterproof, che non lascerà sbavature nere al momento del bagno. Puntiamo anche su un rossetto con fattore spf per proteggere le nostre labbra. Sfoggiare i gioielli invece è davvero fuori luogo, oltre che si corre il serio rischio di perderli e di farseli rubare.

Bon ton al mare: i cagnolini in vacanza

Per chi giustamente non rinuncia a portare con sé il proprio cane in vacanza, il bon ton in spiaggia prevede di scegliere delle spiagge Pet Friendly, poiché non tutti gradiscono la presenza di un animale vicino. Ricordiamoci che anche al mare il nostro cagnolino va accudito, gli va assicurata una zona d’ombra e non va lasciato ore ed ore sotto il sole. Portiamo inoltre con noi una ciotola e dell’acqua per farlo bere. Premuniamoci di avere anche la paletta e i sacchetti igienici per rimuovere dalla spiaggia eventuali bisogni. Se il cane abbaia cerchiamo di calmarlo subito, poiché i rumori sono banditi anche in vacanza. Quando il nostro animale a quattro zampe esce dal mare, scuoterà sicuramente l’acqua dal manto, prendiamo le dovute precauzioni e distanze dai malcapitati sul bagnasciuga.

Manteniamo un tono di voce moderato

A tutti gli “urlatori”, attenzione. Al mare si va non solo per divertirsi, ma anche per rilassarsi. Bando quindi a urla, schiamazzi, risate fragorose, il bon ton al mare di certo non lo permette. Lo stesso discorso vale riguardo l’attenzione ai volumi, sia dello stereo che del telefonino, quest’ultimo andrebbe messo con una suoneria bassa o silenziosa. Se vogliamo ascoltare la musica dal nostro smartphone nessuno ce lo impedisce, utilizziamo però degli auricolari per non arrecare disturbo ai vicini di ombrellone. Ultimo, ma non per questo meno importante, non urliamo quando siamo al telefono: ricordiamoci sempre che alla gente non interessa la nostra vita privata.

Prestiamo attenzione ai residui dei pasti e a non gettare nulla sulla sabbia

Il pranzo al mare deve essere fatto con accortezza, buttiamo, a fine pasto, i nostri avanzi nei cesti dei rifiuti e le bottiglie d’acqua nei contenitori della raccolta differenziata. I fumatori saranno attenti a non gettare le cicche di sigaretta sulla sabbia, ma negli appositi cestini. Se abbiamo preso l’ombrellone in uno chalet, non invadiamo i nostri vicini oltre al nostro margine, né tantomeno prendiamo i lettini o le sdraie che non sono di nostra pertinenza.

Riviera delle Palme, esclusiva foto VelvetMAG

Sì ad un bel tuffo, ma con accortezza

Se siamo in acqua il bon ton al mare prevede di tuffarci con discrezione, soprattutto in prossimità dei bagnanti, che non vanno schizzati. Al momento della doccia nello stabilimento non monopolizzeremo la postazione stando troppo tempo, ricordiamoci che è un servizio che consente di lavarci velocemente e soprattutto non utilizzeremo il bagno schiuma e lo shampoo che rovinano l’ambiente intorno a noi.

Bon ton al mare: i bambini

Si sa in vacanza i bimbi tendono ad essere più rilassati del solito e ad infrangere le regole. Ben venga, ma sempre con attenzione e nel rispetto di chi è accanto a noi. Non faremo scrollare ai nostri figli l‘asciugamano pieno di sabbia in prossimità della vicina d’ombrellone. In acqua staremo attenti ad eventuali schizzi dei malcapitati e cercheremo di intrattenerli il più possibile con attività di loro gradimento: castelli di sabbia, pista delle biglie, raccogliere i sassi e colorarli, giocare a racchettoni, (stando attenti ai passanti). Sceglieremo pertanto aree di gioco definite: zona beach volley, ecc. Se i bimbi piangono, è compito dei genitori intervenire: non bisogna mai cedere alla tentazione di farlo di persona, magari sgridandoli. Semmai rivolgiamoci alla famiglia dei piccoli ed invitiamoli ad intervenire.

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