Covid, Rt in salita a 1,57 e variante Delta al 94%
L'indice va verso una stabilizzazione. Brusaferro invita alla prudenza
Il virus Covid circola maggiormente grazie alle varianti, per questo è necessario accelerare i tempi per raggiungere una elevata copertura vaccinale completa. E’ il sunto della lunga analisi che come ogni venerdì il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha tenuto nella conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di regia.
Nel dettaglio ha spiegato come l’occupazione dei posti letto ospedalieri segni “una crescita, ma contenuta mentre l’incidenza in molte aree è sopra i 50 casi per 100mila abitanti, critica per il tracciamento. Inoltre l’Rt proiettato per la prossima settimana mostra una stabilizzazione“.
Variante Delta al 94%
“La prevalenza delle varianti mostra come la delta sia ormai dominate in Italia, la Gamma (brasiliana) è invece contenuta ed è in declino la variante alfa”. In Italia al 20 luglio scorso la prevalenza della cosiddetta variante Delta di Sars-cov-2 era del 94,8%, in forte aumento rispetto alla survey del 22 giugno, con valori oscillanti tra le singole regioni tra l’80% e il 100%. Alla stessa data, la variante Alfa aveva una prevalenza pari al 3,2% (con un range tra 0 e il 14,7%), mentre la variante ‘brasiliana’ è all’1,4% (0-16,7%).“- dettaglia lo stesso Brusaferro.
Da queste parole si evince quanto la diffusione della variante Delta sia quindi predominante, e diffusa come in tutta Europa per cui è “fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che questo garantisce la migliore protezione“.
27 anni è l’età media degli infetti
“L’età media di chi contrae l’infezione è di 27 anni e la maggioranza dei casi che si sviluppano sono autoctoni, cioè si generano nella stessa regione” – ha detto Brusaferro. 49 anni è l’età media per i ricoveri in ospedale e 63 per chi entra in terapia intensiva. Inoltre, la maggioranza dei casi si sviluppa ora in modo autoctono e si sviluppa all’interno della stessa regione.
Brusaferro: invito alla prudenza
“E’ un dato da confermare ma siamo comunque sopra la soglia epidemica, e cresce Rt ospedaliero. Siamo in una fase in cui dobbiamo muoverci con grande prudenza” – ha proseguito il presidente dell’ISS – “L’infezione sta crescendo in molti paesi europei e anche nel contesto italiano sta crescendo. Sono 3845 i comuni in cui si rileva almeno un caso, quasi 900 comuni in più rispetto alla scorsa settimana. La circolazione del virus è soprattutto nelle fasce più giovani tra 10 e 29 anni” – ha spiegato Brusaferro
La situazione regionale: il rischio moderato
Questa settimana tutte e 20 le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato – il Molise addirittura basso. Nessuna Regione e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica, ma aumentano i ricoveri. Il tasso di occupazione in intensiva è stabile al 2%. Il tasso di occupazione in aree mediche nazionale aumenta invece al 3% rispetto al 2% della scorsa settimana. Il numero di ricoverati in queste aree è in aumento da 1.194 a 1.611.
I numeri di oggi del contagio
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