Covid, sempre più letti occupati negli ospedali italiani. Usa: allarme variante Lambda, 6mila casi al giorno in Israele
Più ospedalizzazioni e terapie intensive con meno letti disponibili nel nostro Paese mentre a livello mondiale si contano ormai oltre 203 milioni di casi dall'inizio della pandemia
A pochi giorni dal Ferragosto cresce l’allarme a livello globale per la nuova variante Lambda del Coronavirus e in Italia non sono dei migliori i dati che l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) fornisce sull’epidemia. Aumenta infatti il tasso di occupazione delle terapie intensive in tutta Italia. Non solo: in 7 territori, fra Regioni e Province Autonome, su 21, cresce anche il numero delle ospedalizzazioni. Tutto questo conferma che siamo in pratica in una vera e propria quarta ondata dell’epidemia.
Variante Lambda in America
Anzi, si comincia a parlare sempre più diffusamente della variante Lambda del virus. Attualmente in Italia si contano pochissimi casi e vaccini come Pfizer e Moderna sembrano essere pienamente efficaci anche a fronte di questa mutazione del Sars-CoV-2. La nuova variante del Covid è sotto osservazione in particolar modo negli Stati Uniti, ed è diffusa soprattutto in Sud America.
Israele, 6mila contagi al giorno
Complessivamente nel mondo i casi di Covid hanno superato quota 203 milioni secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University. I decessi confermati superano i 4,3 milioni dall’inizio della pandemia. E in Italia l’ultimo bilancio, relativo a lunedì 9 agosto, è di 4.200 nuovi casi e 22 morti. Per la prima volta in sei mesi, invece, Israele segnala più di 6mila contagi di Coronavirus in un giorno. Dalla mezzanotte di lunedì, riportano i media israeliani, almeno 6.275 persone sono risultate positive a test, il dato più alto dallo scorso 8 febbraio. Con più di 130mila esami effettuati, il dato di positività è al 4,8%: un record da cinque mesi. Secondo il bollettino del ministero della Salute, almeno 394 pazienti sono ricoverati in condizioni gravi, il dato più preoccupante da marzo, rileva il sito di notizie Ynet.
Terza dose già in atto
Per il Commissario all’emergenza Coronavirus, Salman Zarka, i nuovi dati sono allarmanti. “Siamo a un punto critico per tutti noi. Per la nostra salute, per le nostre vite, per l’economia“, ha detto alla radio, come riporta il Times of Israel. Zarka ha lanciato un appello alla popolazione affinché si sottoponga alla vaccinazione contro il Covid-19, indossi le mascherine e rispetti le misure in vigore. Sul fronte della campagna vaccinale, dal primo agosto sono quasi 578.000 gli israeliani over 60 che hanno ricevuto la terza dose del vaccino anti Covid, 5 mesi dopo la seconda iniezione.
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