Ci sono volute lunghe trattative col fiato sospeso, ma alla fine Floyd Ray Roseberry si è arreso alla polizia Usa. L’uomo, 49 anni, minacciava di far esplodere il suo furgone nei pressi della biblioteca del Campidoglio a Washington, capitale degli Stati Uniti. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, con una diretta Facebook di mezz’ora, ieri 19 agosto, Floyd Roseberry si era fatto vedere all’interno del suo veicolo con un contenitore in mano. A suo dire portava con sé ordigni esplosivi e voleva far esplodere il suo veicolo per protesta con il Governo.
Usa, evacuata Capitol Hill
L’ultima richiesta del presunto attentatore prima della resa, riferiscono i media statunitensi, era stata quella di poter parlare con il Presidente Joe Biden. Il capo della polizia Thomas Manger ha spiegato che serviranno ore per la bonifica del veicolo dell’aspirante attentatore: gli agenti hanno infatti rinvenuto all’interno bombole di gas propano. Prima della resa, era stata evacuata l’area di Capitol Hill, sede del Congresso degli Stati Uniti. Per le operazioni è sceso in campo anche l’Fbi. Secondo quanto riferito da Site, sito web che monitora l’attività dei terroristi sui social, Floyd Ray Roseberry – già noto alle forze di polizia – è un accanito sostenitore dell’ex presidente Usa Donald Trump.
Video e slogan per Trump
Rita Katz, responsabile di Site, in un tweet ha dichiarato che in numerosi video l’uomo ha espresso più volte la sua vicinanza al cavallo di battaglia di Trump, “Make America Great Again”. In un post, l’uomo avrebbe scritto: “È quasi ora. Biden, sei licenziato. Non è un’opzione. Scappa dal nostro Paese”. Nei diversi video postati su Facebook, riporta il New York Times, Roseberry si definisce un “patriota“. Secondo altri media, nelle immagini invoca Donald Trump sostenendo che tornerà ad essere presidente dopo la cacciata di Joe Biden, facendo anche riferimento alla caduta di Kabul, la capitale dell’Afghanistan. “La rivoluzione è arrivata Joe Biden“, avrebbe affermato l’uomo, attaccando anche la speaker della Camera, Nancy Pelosi, e il Partito democratico in genere. I video sono stati oscurati da Facebook.
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