Centro Italia, 5 anni fa il terremoto che distrusse interi paesi. Il premier Draghi ad Amatrice
Il sisma colpì 140 comuni di 4 Regioni nel cuore della notte: 303 le vittime, 388 i feriti e 41mila gli sfollati
A cinque anni esatti dal terremoto di Amatrice e Accumoli (Rieti) per molti di coloro che persero tutto resta lontano il ritorno a una vita normale. Nel cuore della notte fra il 23 e il 24 agosto 2016 il sisma che sconvolse il Centro Italia provocò la morte di 303 persone, 299 delle quali perite sotto le macerie e altre 4 nei mesi successivi al disastro, per traumi riconducibili alle scosse. I feriti furono 388. Non solo Amatrice, che fu rasa al suolo, ma diversi altri paesi subirono danni molto ingenti. Circa 41 mila gli sfollati tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Amatrice, ricostruzione in atto
Grazie, tuttavia, alla generosità e all’impegno di tanti per la ricostruzione, e malgrado polemiche, ritardi e burocrazia a non finire, qualcuno ha iniziato a ripopolare il territorio. Negli ultimi 12 mesi – dopo 4 anni dal sisma – sembra che la ricostruzione faccia seri passi in avanti, anche per lo snellimento di pratiche e permessi. Ma inevitabilmente la memoria stasera andrà alle ore 3.36 del 24 agosto, quando il terremoto di magnitudo 6.0 distrusse il borgo di Amatrice e colpì molto duramente altri 140 comuni, fino a coinvolgere 600mila persone.
Italia terra sismica
Un sisma moto violento inatteso da tanti, meno dagli studiosi. In Italia si registrano in media 20-25 terremoti distruttivi in un secolo. Secondo la statistica è ragionevole attendersi un evento di queste proporzioni ogni 4-5 anni. “Non siamo in grado di prevedere dove e quando sarà il prossimo evento sismico – spiega il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni – perché non conosciamo a sufficienza tutti i parametri e le condizioni fisiche che portano all’enucleazione di un terremoto. Sappiamo, però, che questo obiettivo è possibile: si tratta di studiare e misurare capillarmente tutto quello che la Terra ci permette di misurare.”
La cerimonia per non dimenticare
E stanotte, 5 anni dopo, Amatrice si prepara a ricordare le sue vittime. Si svolgeranno diverse celebrazioni che culmineranno con la messa di domani 24 agosto, celebrata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. Alla funzione è atteso il premier Mario Draghi. Il 24 agosto il borgo del Reatino ha dichiarato il lutto cittadino per l’intera giornata: resteranno chiusi gli uffici comunali e tutte le attività, a eccezione delle Farmacie e del Pronto soccorso Pass. A causa delle misure di prevenzione contro il Covid-19 non sarà possibile effettuare la fiaccolata lungo le vie di Amatrice. Le celebrazioni si terranno, quindi, presso il campo di Calcio ‘Paride Tilesi’ con una capienza massima ammessa di 600 persone. La veglia di preghiera, riservata agli abitanti del paese, comincerà alle 2:30 di questa notte per culminare alle 3:36 con la lettura dei nomi delle vittime.
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