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La televisione sono io: Maurizio Costanzo progetta (ancora) il futuro del piccolo schermo

Quest'anno compirà 4 decenni il Maurizio Costanzo Show, ma è solo il più bel coniglio dal cilindro di un grande autore e sperimentatore dei media moderni

Quello che ho sempre fatto è far parlare la gente. E non mi sono stancato dopo tanti anni, perché sono ancora curioso“. Non lo considerate un monumento di se stesso, Maurizio Costanzo. E, soprattutto, non cercate di fermarlo. Oggi 28 agosto, giorno in cui festeggia i suoi 83 anni, Costanzo progetta un pezzo di futuro della televisione italiana. Del resto, se non lui chi? Eppure all’inizio di luglio ha fatto sapere di esserci rimasto male, perché alla presentazione dei palinsesti Mediaset non l’avevano neppure nominato.

Costanzo: uno show lungo 40 anni

La sua proverbiale indolenza romana, però, non gli fa difetto neppure ora. E lui guarda avanti. Il prossimo autunno festeggerà i 40 anni del Maurizio Costanzo Show: “Vorrei cominciare con un’intervista all’allenatore della Roma Mourinho – ha detto a Repubblica – Vent’anni fa intervistai Capello, le tradizioni si rispettano“. Si sa che la Roma è una sua grande passione e lui adesso ne curerà l’immagine. Ma non basta perché Costanzo, il maestro delle interviste-confessioni, avrà anche due programmi in Rai. Debutterà su Rai Tre a fine estate con un appuntamento ideato insieme a Pino Strabioli, Io li conoscevo bene. Una rivisitazione del profilo di personaggi che hanno fatto la storia della Tv, del cinema e del teatro. Da Carmelo Bene a Marcello Mastroianni, e da Enrico Vaime a Paolo Villaggio. Il secondo programma che lo vedrà protagonista è S’è fatta notte, che riprenderà su Rai Uno dal 27 settembre.

Una carriera folgorante

Nato a Roma il 28 agosto del 1938, Maurizio Costanzo sposa nel 1963 sposa Lori Sammartini. Sono gli anni in cui ha già avviato con successo la sua carriera giornalistica. Brucerà le tappe, passando presto da giornali e rotocalchi alla radio e alla televisione. Sarà fin da subito anche paroliere: è sua la storica canzone Se telefonando portata al successo da Mina. Dieci anni dopo è già al secondo dei suoi quattro matrimoni, con la giornalista Flaminia Morandi. Nel 1973 nasce la prima figlia Camilla, sceneggiatrice per la Rai, seguita nel 1975 da Saverio, sociologo e documentarista Rai. Il grande successo arriva nel 1976 con Bontà loro, considerato il primo talk-show della televisione italiana. Nel 1980 è alla direzione del primo telegiornale privato, Contatto, per la rete televisiva della Rizzoli. E’ il maggio 1981 viene scoperta la loggia massonica P2, facente capo a Licio Gelli. Il giornalista figura fra nella lista degli iscritti. In seguito racconterà di essere stato inserito d’ufficio nell’elenco e di aver accettato, sicuramente in modo un po’ ingenuo, solo per salvaguardare il suo futuro professionale.

L’impegno antimafia e l’attentato

Amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si è impegnato a viso aperto come uomo e giornalista nella lotta alla mafia. In seguito all’omicidio dell’imprenditore siciliano Libero Grassi, nel 1991, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile rimase la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto Mafia made in Italy. Proprio questo suo impegno è all’origine dell’attentato che avrebbe dovuto eliminarlo, il 14 maggio 1993. Una Fiat Uno imbottita di 90 chilogrammi di tritolo esplose a Roma in via Ruggero Fauro, vicino al Teatro Parioli di Roma, dove si registrava il Maurizio Costanzo Show. Lui e la sua compagna Maria De Filippi (sposata poi nel 1995) rimasero illesi.

Dal Costanzo Show i volti della celebrità

Negli anni, dal Maurizio Costanzo Show – il salotto mediatico più importante della tv italiana degli anni ’80 e ’90 – hanno mosso i primi passi nella celebrità personaggi come Vittorio Sgarbi, attori come Nik Novecento, Valerio Mastandrea e Ricky Memphis. Ma anche autori satirici e comici come Daniele Luttazzi e Alessandro Bergonzoni, cabarettisti come Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Stefano Nosei e Gioele Dix. Alcune puntate del Maurizio Costanzo Show erano intitolate Uno contro tutti. L’ospite, solitamente un politico o uomo di spettacolo, doveva rispondere alle domande del pubblico, a volte anche provocatorie.

Costanzo Maurizio Show
Foto Twitter @Costanzo

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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