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Covid, vaccinazioni in Europa al 70%. Von der Leyen: “Adesso dobbiamo andare oltre”

Su Telegram minacce gravissime contro il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel mirino di "No Vax" e "No Green Pass"

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che si è raggiunto nella Ue il target del 70% degli adulti vaccinati contro il Covid-19. “Voglio ringraziare le tante persone che hanno reso possibile questo grande traguardo. Ma dobbiamo andare oltre!” ha dichiarato.

Ursula von der Leyen punta in alto

Un obiettivo che andava raggiunto “entro la fine dell’estate” ha specificato la Commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides. Tuttavia “gli sforzi per aumentare ulteriormente le vaccinazioni in tutta l’Ue proseguono senza sosta“. “Continueremo a sostenere in particolare gli Stati membri che incontrano ancora problemi. Dobbiamo colmare il divario di immunità e chiudere la porta alle nuove varianti”, ha poi precisato Kyriakides. In totale, fa sapere un portavoce della Commissione Ue, a oggi hanno ricevuto un “ciclo completo di vaccinazione” oltre “256 milioni di adulti dell’Unione europea“.

Di Maio: “Non soffiare sul fuoco No Vax

Nelle ore in cui la presidente della Commissione e la Commissaria alla Salute gioiscono per il successo della campagna vaccinale a livello continentale cresce ovunque il timore di aggressioni e minacce a medici, politici e giornalisti. Per quanto riguarda l’Italia si deve registrare la serie di minacce e insulti da parte di cittadini No Vax e No Green Pass contro il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Un altro infame da giustiziare“, “è necessario il piombo“, “devi crepare“. Sono alcune frasi apparse in alcune chat Telegram contro Di Maio. Il ministro era tornato sul tema proprio in questi giorni. E aveva sottolineato come “non solo tutto l’arco politico deve condannare le violenze che stiamo vedendo da parte di sedicenti No Vax, che stanno manifestando con forme inaccettabili. Ma faccio anche un appello a tutte le forze politiche: non bisogna soffiare sul fuoco“.

Frasi deliranti su Telegram

Non bisogna lasciar pensare a qualcuno che si può permettere di utilizzare violenza, minacciare medici, professori universitari che si battono per le campagne vaccinali. Si è arrivati all’assurdo ed è meglio che come panorama politico blocchiamo questa degenerazione e diciamo parole chiare“, erano state le parole di Di Maio. Posizioni che alcuni partecipanti ai gruppi Telegram hanno commentato con messaggi violenti e minacce: “Lo impalerei in pubblica piazza“, “ti veniamo a prendere“, “ti vedremo presto anche a te con il cappio al collo“, si legge tra l’altro. Fino a chi si spinge anche oltre, sostenendo che la “soluzione finale” consista nel “procurare attentati dislocati nei luoghi di potere, in simultanea“. Tutto questo in un clima sempre più rovente, dopo le aggressioni e le minacce dei giorni scorsi a giornalisti, militanti M5S e all’infettivologo Matteo Bassetti.

Di Maio Ministro Esteri

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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