Va avanti solo il nostro n.1 Matteo Berrettini e approda ai quarti di finale degli Us Open. Il tennista romano n. 8 del seeding ha regolato nella notte agli ottavi il 28enne tedesco Oscar Otte (n.144) in quattro set: 6-4 3-6 6-3 6-2 il punteggio. Sulla sua strada, come nella finale di Wimblendon ancora una volta il n.1 del mondo Novak Djokovic. Nell’ultimo major dell’anno il serbo è alla ricerca di un doppio record. Se dovesse vincere a Flashing Meadows conquisterebbe nell’anno solare tutti e quattro i titoli più importanti della stagione – Calendar Grande Slam come Rod Laver nel 1969 – e, ciliegina sulla torta, supererebbe sia Federer che Nadal per numero complessivo di major vinti. Entrambi ai box a New York.
Zverev uber alles
Il primo grande dispiacere di stagione alla lista dei record a cui ambire per Nole è arrivato da Alexander Zverev capace di dominarlo durante i Giochi Olimpici di Tokio 2020. Proprio il tedesco con il titolo olimpico ha acquisito una sicurezza e una continuità considerevole. Su questa ieri si è infranto il sogno di proseguire nel torneo di Jannik Sinner. L’altoatesino ha lottato, ma ha dovuto inchinarsi in tre set (6-4, 6-4, 7-6 con tie break finito 9/7) al grande momento di forma del fresco campione olimpico. 15 vittorie di fila in questa estate per lui magica: gioca in controllo i primi due set, forte di un servizio che comincia ad essere assai più stabile e meno portatore di problemi con la seconda. Ora per lui il sudafricano Lloyd Harris che è la sorpresa inattesa da questa parte del tabellone. Dall’altra l’eliminazione di Tsitsipas ha lasciato spazio al baby fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz – a 18 anni conquista i quarti – e alla favola di Botic van de Zandschulp (n.154 del ranlink) che nel pomeriggio di oggi dovrebbe vedersela con il grande favorito per la finale Daniil Medvedev, n.2 al mondo.
US Open: il match di Berrettini
Avevamo sognato una semifinale italiana, visto che il sorteggio aveva piazzato tutti i nostri portacolori nella stessa porzione di tabellone. Ma a volte nello sport le gerarchie pesano e il pronostico viene rispettato vede Berrettini che avanza più in là di tutti gli italiani nel torneo. Lo fa perché è più solido mentalmente, sempre interprete di un gioco aggressivo e per questo complesso, più rischioso di un atteggiamento difensivo che – viva Dio! – sta scemando con la carriera dei suoi grandi interpreti. Il romano ha un servizio devastante (tra i migliori del circuito) e un dritto pesante ed efficace. Perché va detto la generazione che si afferma guarda con maggiore interesse alle caratteristiche di Re Roger Federer – profeta di una posizione avanzata ed interprete ineguagliabile del controtempo – che a rematori e percentualisti.
L’Azzurro ha faticato all’inizio per l’impatto di un giocatore come il tedesco: atipico, aggressivo e bravo a variare. Ma al settimo gioco ha trovato e difeso il break che gli è valso il primo parziale. Unico passaggio a vuoto nel secondo set, cala al servizio e il tedesco conquista il break che lo porta 1 pari. Poi l’italiano ha fatto valere il peso dei suoi colpi sotto cui è cascato Otte, sia nel terzo che nel quarto. Berrettini sembra in ripresa dopo l’infortunio patito a Wimbledon che lo ha costretto a saltare anche l’Olimpiade. Ora come detto ancora uno scontro contro il n. 1 che quest’anno solo guardando agli slam lo ha fermato in finale a Wimbledon e nei quarti al Roland Garros. Ottavi in salita però per il serbo, che ha poche partite – quasi tutte vincenti nelle gambe quest’anno – contro il 20enne americano Jenson Brooksby regolato in quattro set. Matteo vuole migliorare il piazzamento in semifinale conquistato nel 2019 contro Rafa Nadal.
La sconfitta di Sinner
Voleva ripetere il risultato degli ottavi del Roland Garros dello scorso anno Jannik Sinner, ma al momento la superiorità di Alexander Zverev è schiacciante su qualsiasi superficie, specie sul cemento. La differenza la fa come sempre il servizio, dove l’azzurro registra ancora troppi passaggi a vuoto per impensierire i top-ten se giocano al lor meglio. Il tedesco di origini russe è apparso in controllo e senza forzare ha vinto i primi due set. Quando nel terzo è necessario aumenta il peso sulla palla, perché è bravo l’italiano a recuperare il break. Poi spreca almeno uno dei due set point. Anche nel tie-break scappa avanti l’azzurro con altri due set point – sul secondo le sue colpe sono assai maggiori – poi il gigante tedesco cancella il 5° set point sul 7-6 con un ace e vince (7-9), grazie ad un errore di dritto di Jannik. Da lunedì sarà n. 14 della classifica rosicchiando posizioni.
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