Buon compleanno Karl Lagerfeld, indimenticabile Kaiser della moda
Nell'anniversario della nascita del celebre stilista ripercorriamo la sua intensa carriera
Era nato proprio oggi, 10 settembre ad Amburgo, sotto il creativo e sensibile segno della vergine, Karl Lagerfeld, indimenticabile stilista e fotografo tedesco. Definito anche il Kaiser della moda, il suo nome è stato legato a marchi prestigiosi, come Chanel e Fendi, Maison di cui era direttore creativo. Il suo forte desiderio di indipendenza lo ha portato però anche ad avere una propria linea omonima. Personalità carismatica, eccentrica, forte. La moda per Karl è stata la sua ragione di vita al punto di arrivare ad affermare: “Amo sempre essere creativo, se non lo fossi mi annoierei e la noia è un crimine”. Iconico era il suo look che lo rendeva universalmente riconoscibile: capelli bianchi, occhiali da sole neri, che non toglieva mai, guanti senza dita e alti colletti bianchi staccabili inamidati.
Karl Lagerfeld, le origini di un mito della moda
Il designer tedesco ha sempre fatto mistero sulla sua data di nascita, tanto che quest’aspetto ha reso la sua figura ancora più leggendaria. Alcune fonti narrano che sia nato nel 1933, anche se lui sosteneva di essere nato qualche anno più tardi. Ciò che è certo e che da Amburgo Karl Lagerfeld emigrò poi a Parigi con sua madre nel 1953. Nel 1955 vinse un concorso per un cappotto sponsorizzato dal Segretariato Internazionale della Lana e gli fu assegnato un incarico da Pierre Balmain. Successivamente vinse anche il concorso per un premio di vestiti sponsorizzato da Yves Saint Laurent. Al riguardo dichiarò: “ Yves lavorava per Dior. Altri giovani che conoscevo e che lavoravano per Balenciaga pensavano che fosse Dio, invece io non ero così impressionato.”
Il destino scritto nelle stelle
La moda doveva far parte dell’esistenza di Karl Lagerfeld. Durante la vita ne La Ville Lumiere Karl ebbe modo di farsi predire il futuro da Madame Zereakian, la veggente prediletta di Christian Dior. Lagerfeld poi rivelò: “Mi disse che avrei avuto successo nel campo della moda e dei profumi”. E così fu. Nel 1980 il designer fondò a sua etichetta, chiamata Lagerfeld, che produceva profumi e linee di vestiti. Lagerfeld ha collaborato persino con H&M. Il creativo non aveva timore di contaminare la sua immagine lavorando con marche di basso profilo. Per la sua linea di abbigliamento, chiamata inizialmente “Lagerfeld Gallery” e in seguito “Karl Lagerfeld”, a Parigi hanno sfilato le più importanti top model, tra cui la sua musa prediletta Claudia Schiffer.
Lagerfeld è stato anche un fotografo e ha immortalato Marylin Manson
Ha prodotto Visionaire 23: The Emperor’s New Clothes, una serie di foto di nudi di modelle e celebrità. Il ruolo al quale è stato più legato è quello di Direttore Creativo di Chanel. Inoltre, ha ricoperto per diversi anni il ruolo di direttore creativo della Maison Fendi. A Lagerfeld è stato riconosciuto il grande uso del logo “CC” di Chanel negli anni Ottanta. Come fotografo spesso scattava personalmente le immagini per le campagne pubblicitarie delle case di moda che dirigeva. Nel 2005 lo stilista è stato anche protagonista del Signé Chanel. Lo show era incentrato sulle sue creazioni autunno/inverno 2004-2005 per la collezione Chanel.
La passione per il design e l’architettura
Appassionato di architettura, Lagerfeld era grande amico di Zaha Hadid, alla quale ha commissionato il Mobile Art Pavilion per Chanel. A Tadao Andò ha invece affidato la realizzazione della sua casa-studio a Biarritz. Sul noto architetto giapponese Lagerfeld ha scritto un libro, intitolato Tadao Ando – Vitra house. Dal 2010 ha firmato per quattro stagioni le collezioni di Hogan, per cui ha ripensato i modelli delle sneaker e ballerine.
Il forte dimagrimento di Karl Lagerfeld
Nel 2001 Lagerfeld si sottopose a una dieta perdendo ben quarantadue chili in tredici mesi, seguendo un percorso creato appositamente dal dottor Jean-Claude Houdret, che ne trasse un libro chiamato The Karl Lagerfeld Diet. Celebre fu la sua dichiarazione: «Ho improvvisamente cercato di vestirmi diversamente, per vestire abiti disegnati da Hedi Slimane. Ma queste mode sono indossate da ragazzi veramente molto magri e non per uomini della mia età – questo fatto mi richiese di perdere quaranta chili. Ci misi esattamente tredici mesi!» A gennaio 2019 la Maison Chanel aveva presentato al Grand Palais di Parigi la collezione di haute couture. Karl Lagerfeld, in quell’occasione e per la prima volta nella sua carriera, non era apparso alla fine della sfilata, facendosi sostituire da Virginie Viard, suo braccio destro. Lo staff della Maison aveva dichiarato: “Lagerfeld non verrà, si sente stanco“. Il 19 febbraio del 2019 si è spento uno dei più grandi stilisti della nostra epoca, a causa di un terribile tumore al pancreas.
Lagerfeld è stato commemorato il 20 giugno 2019 con “Karl For Ever”
La celebrazione della vita del designer ha caratterizzato una retrospettiva di carriera che ha messo in evidenza i suoi incarichi da Chloè, Fendi e Chanel. Al tributo di novanta minuti hanno partecipato 2.500 ospiti. Quasi sessanta giganteschi ritratti erano in mostra all’interno del padiglione, che ha ospitato molte collezioni Chanel. Dopo il memoriale, la casa di Karl Lagerfeld ha annunciato a luglio 2019 lo sviluppo di “The White Shirt Project”. In omaggio al suo omonimo fondatore, questa collaborazione ha celebrato l’eredità del defunto designer con una collezione di camicie bianche iconiche reinventate. Lagerfeld una volta disse: “Se mi chiedi cosa mi piacerebbe di più aver inventato nella moda, direi la camicia bianca. Per me, la camicia bianca è la base di tutto. Tutto il resto viene dopo”. Il progetto globale ha previsto la partecipazione persino di Cara Delevingne, Kate Moss, Tommy Hilfiger, Diane Kruger.
Il grande amore, la gatta Choupette
Lagerfeld è stato il proprietario di una libreria nella città di Parigi, e possessore di una gatta di nome Choupette, alla quale si dice che abbia lasciato in eredità tutte le sue fortune e che vanta un grande seguito anche su Instagram. “Detesto la vita di tipo coniugale e ho un solo grande amore, la mia gattina Choupette: è una presenza meravigliosa, morbida, sfuggente, soprattutto silenziosa.”