A due giorni dalle elezioni tedesche, i ragazzi di Fridays for future irrompono sulla scena delle elezioni in Germania. Assieme alla loro leader, l’attivista svedese Greta Thunberg, i giovani sfilano in diverse città tedesche, oggi 24 settembre, per protestare contro l’inerzia dei governi circa i cambiamenti climatici, nell’ambito di una mobilitazione internazionale. Il corteo maggiore è quello di Berlino (nella foto), ma le manifestazioni sono in programma anche ad Amburgo, Friburgo e Colonia.
Annalena Baerbock terza nei sondaggi
Che la presenza dell’attivista svedese possa aiutare Annalena Baerbock nella fase finale della campagna elettorale è da vedere. Finora la candidata verde è terza nei sondaggi e non ha molte possibilità di diventare cancelliera. Ieri ha fatto scintille al dibattito tv tra gli Sptizenkandidaten alle elezioni, in onda sulle emittenti Ard e Zdf. “La linea politica verso la Cina dev’essere più dura” ha attaccato Baerbock. “Noi Verdi siamo per una linea di durezza e dialogo“, ha scandito.
La Spd? Ora può solo perdere
La sua grinta e la sua giovane età (ha 40 anni) non sembrano, tuttavia, premiarla nei sondaggi. In base alle ultime rilevazioni dei principali istituti demoscopici, in testa ci sono socialdemocratici di Olaf Scholz, con un margine di consensi che si aggira sul 25%. Ed è proprio il ministro delle Finanze Scholz a essere favorito per diventare il primo cancelliere del dopo-Merkel. A seguire l’Unione cristiano democratica (Cdu), con il 22%, quindi i Verdi (Die Grünen) attorno al 15%, i liberali con il 13%, la destra radicale di Alternativa per la Germania con l’11% e la sinistra di Die Linke al 6%. Lo scenario è quello di un voto frammentato, con la prospettiva di intese e combinazioni governative all’indomani delle urne. Insomma, uno scenario “italiano”.
Scholz verso la cancelleria della Germania
Anche in termini di preferenze individuali, secondo i sondaggi, Olaf Scholz sembra destinato al successo. L’attuale ministro delle Finanze incassa quote di preferenza che oscillano fra il 30% e picchi di quasi il 50%. Armin Laschet, il leader della Cdu, si avvia al complicato ruolo di successore di Angela Merkel con numeri molto deboli: appena il 12% degli elettori tedeschi consultati dall’istituto Insa lo sceglierebbe direttamente come cancelliere. Una quota identica a quella incassata della candidata verde Annalena Baerbock, a lungo indicata come outsider del voto federale. Ma che adesso vede tramontare progressivamente le sue chances. Di qui, forse, il suo gioco all’attacco in queste ultime ore di campagna elettorale. Si vota domenica 26 settembre.
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