Alessandro Angelozzi: “Elisabetta Canalis, Martina Stella, Giglia Marra: tutte le mie spose”
Il celebre designer svela in anteprima con immagini in esclusiva per VelvetMAG "Heidi loves Peter", la nuova collezione
Non c’è un’età definita per fantasticare di indossare l’abito da sposa dei propri sogni. Un wedding dress ricercato e particolare, interamente realizzato a mano, con le più antiche tecniche sartoriali. Lo sa bene Alessandro Angelozzi. Il couturier realizza i desideri di gran parte delle celebrities, non ultima Giglia Marra, moglie di Federico Zampaglione, nella scelta dell’abito per il giorno più importante della propria vita, ma anche di tante donne che prediligono una creazione unica, altamente personalizzabile, prodotta interamente a mano secondo la più rigorosa tradizione sartoriale italiana. Il marchio Alessandro Angelozzi Couture è presente sul mercato estero grazie a diversi rivenditori e vanta ben quattro punti vendita in Italia.
Nella Capitale a Piazza di Spagna, a Milano in Viale Bianca Maria, a Città Sant’Angelo in provincia di Pescara, e a Garrufo, in provincia di Teramo. Ed è proprio qui, nella sua base creativa di oltre 600 mq, che Alessandro Angelozzi ci riceve e racconta a VelvetMAG in anteprima assoluta, con foto in esclusiva per i nostri lettori, la sua ultima fatica intitolata Heidi loves Peter. Testimonial della nuova collezione è Elda Scarnecchia, top model del momento scelta persino da Dolce & Gabbana e da Giorgio Armani, che succede ad un’altra bellissima, Alana Felisberto, e prima ancora a Bianca Balti, volto per diverse stagioni di Angelozzi, nonchè ad Irina Shayk, altra iconica donna della Griffe, insieme a Belen Rodriguez, Rocio Munoz Morales, Nina Senicar, Elena Santarelli, Cristina Chiabotto e Megan Gale. Sono tante le star che negli anni hanno indossato gli abiti da sposa di Alessandro Angelozzi per il loro grande giorno. Tra queste, solo per citarne alcune, Elisabetta Canalis, Martina Stella, Juliana Moreira, Eleonora Daniele, Emanuela Folliero.
Intervista ad Alessandro Angelozzi
Partiamo subito dalla sua ultima fatica intitolata Heidi loves Peter. Alessandro Angelozzi ci descrive come prende vita la sua nuova collezione?
Mi sono ispirato all’indimenticabile figura di Heidi, la ragazza delle Alpi. Quindi agli scenari incontaminati della Badia. Sono rimasto affascinato dalla fiaba, ma soprattutto dal fatto di come questa bambina fugga dalla propria città per andare dal nonno e quindi per abbracciare una vita più autentica e a stretto contatto con la natura. Ne ho letto un ritorno alla semplicità, agli affetti più veri.
C’entra qualcosa anche la pandemia?
Assolutamente sì, basti pensare che quest’anno è cresciuto il numero degli italiani che ha preferito recarsi in villeggiatura in montagna, anziché al mare. C’è una voglia di assaporare la natura, ragion per cui la vacanza diventa il più sostenibile possibile, non a caso il trend del momento è il turismo slow.
Splendido è il volto della nuova campagna Elda Scarnecchia, come nasce questa scelta?
Desideravo una donna italiana ed Elda è la top model del momento. Una ragazza dalla fisicità perfetta, una professionista instancabile, ha scattato anche a temperature vicine allo zero senza mai lamentarsi. Lei è il volto persino di Giorgio Armani, Dolce & Gabbana e Acqua di Parma. In alcune immagini è affiancata dal modello Marco Bellotti.
I suoi shooting portano la firma di fotografi autorevoli, chi è l’artefice della collezione 2021/2022?
Mi sono rivolto ancora una volta ad Andrea Varani, con il quale ho una profonda amicizia. In passato ho collaborato anche con il compianto Giovanni Gastel e Fabrizio Ferri. Loro tre sono i più grandi fotografi di moda italiani. Amo molto la fotografia, durante le mie campagne sono io il direttore d’orchestra, decido le luci, il mood, le inquadrature.
Alessandro Angelozzi, siamo davvero curiosi, che tipologia di costruzione hanno gli abiti proposti?
Troviamo dei colletti alti, le maniche a palloncino. Sono dei wedding dress che di certo faranno emozionare. L’abito di punta della collezione, composta da quaranta creazioni, è in mikado essenziale ed è di chiara ispirazione bon ton.
Come sempre nelle sue campagne mette in luce la bellezza del territorio italiano.
Il nostro Made in Italy è qualcosa di unico al mondo, ragion per cui amo darne risalto. Ho scattato sul Lago di Como, lo scorso anno nelle masserie in Puglia, avendo molto successo. Quest’ultima collezione è ambientata invece in montagna, in Alta Badia e mette in risalto i paesaggi delle Dolomiti.
Quali sono i tessuti che caratterizzano la sua couture 2021/2022?
Non mancherà di certo il pizzo francese, leit motiv dei miei abiti, i pizzi filet, ma ci sono anche degli chiffon con lavorazioni antiche con punto a giorno incastonati che mettono in luce la maestria sartoriale, i macramè ed i soutage. Troviamo anche il tulle di seta che infonde un’idea di leggerezza e tridimensionalità.
Lei è celebre anche per le sue nuances particolari per l’abito del grande giorno. Dopo aver proposto l’iconico blu Maldive, quale sarà il colore di punta di Heidi loves Peter?
Il rosa nude, di una tonalità che ho creato appositamente. E’ una sorta di cipria atipico, un colore donante sia alle more che alle bionde. Naturalmente anche i bianchi fanno da padrone alla narrazione stilistica. Ne compaiono alcuni in seta, ma anche in soutage con mughetti. Proprio questa tipologia di fiori è stata ricamata in pizzo su diversi abiti. Una scelta che ricorda ancora una volta la montagna. I fiori di campo infondono un’idea di libertà, leggiadria. I miei sono vestiti costruiti secondo i canoni dell’alta moda, ma nonostante ciò hanno un grande movimento e si indossano facilmente.
Le sue spose possono quindi stare tranquille nel loro grande giorno?
Le donne desiderano un wedding dress scenografico, ma al contempo facile da indossare. Non a caso il mio pezzo forte è l’abito trasformabile nella parte finale. Il gioco della lunghezza della gonna, come ad esempio quella balloon in mikado, che diventa poi al taglio della torta una sirena iper femminile.
La pandemia ha cambiato i sogni ed i gusti delle donne nella scelta dell’abito per il matrimonio?
Il Covid-19 non ha inciso nella scelta, ancora oggi e forse anche in maniera più intensa si sogna un abito scenografico e particolare per il giorno più bello della propria vita. Noi italiani facciamo presto a dimenticare, persino le sciagure. Molte ragazze attualmente sono prese dal panico, hanno paura che più in là, con una possibile nuova ondata di contagi, non possano sposarsi ed organizzare la cerimonia. In atelier arrivano in questi giorni spose che mi chiedono l’abito confezionato in sole due/tre settimane, perché programmano il matrimonio last minute avendo paura di ulteriori lockdown e restrizione varie. Per noi stilisti, che produciamo in maniera artigianale, è difficile riuscire ad accontentare le nostre clienti e realizzare un abito in soli dieci/quindici giorni al massimo. Per riuscire a farlo quest’estate non ho fatto un solo giorno di ferie, nemmeno a Ferragosto.
E’ molto faticoso lavorare così.
Già, credo fermamente nel vaccino e sto sensibilizzando anche le persone a me vicine a farlo. Speriamo che la gente sia responsabile. Nel nostro settore, lavorando con le cerimonie, la pandemia ci ha creato un danno incalcolabile. Ora il lavoro sta ricominciando e mi auguro davvero che questa drammatica situazione passi in fretta, perciò è importante la collaborazione di ognuno di noi.
Il mese scorso ha vestito Giulia Marra, moglie di Federico Zampaglione. Come si è svolto il matrimonio?
Con la sposa ci siamo incontrati nel mio atelier di Piazza di Spagna. E’ nato subito un grande rispetto e stima tra di noi. Giulia mi seguiva già da tempo su Instagram ed era rimasta affascinata dal mio ultimo shooting che avevo ambientato in Puglia, dove lei risiede, precisamente a Mottola. E’ stata una cerimonia stupenda, Federico è entrato in chiesa con sua figlia Linda e al taglio della torta ha cantato con la sua band, i Tiromancino, le sue hit più belle, accompagnato vocalmente anche dalla figlia.
Il ricevimento, con oltre trecento persone, si è svolto in una tipica masseria pugliese. In Puglia l’ospitalità e l’accoglienza è davvero a cinque stelle! Abbiamo degustato degli ottimi prodotti tipici. Il gruppo folcloristico dei Terrarossa ha allietato la serata con la pizzica. Nel Paese era stata allertata la Protezione Civile perchè i curiosi erano davvero tanti. A volte i matrimoni risultano essere molto noiosi, ma questo è stato davvero una festa. Giulia e Federico sono due persone di grandi valori, una coppia meravigliosa.
Che tipologia di abito ha ideato per la Marra?
Un wedding dress ricamato in pizzo francese con delle applicazioni di piume di struzzo. Era una creazione composta da due pezzi, che prevedeva un mantello per la chiesa, che poi ha tolto al momento del ricevimento per svelare l’abito a sirena, sinuoso e fasciante. Giulia è una donna molto affascinante con un bel décolleté, possiede una fisicità mediterranea.
Ha rubato la scena anche a Zampaglione?
Lo sposo si può mettere qualsiasi cosa, ma in tutti i matrimoni protagonista assoluto rimane sempre l’abito della sposa che detta lo stile della cerimonia. Giglia ha ballato tutta la sera e non si è scomposta di un millimetro, è rimasta molto felice della creazione, ha saputo fare suo l’abito.
Quali altre celebrities ha vestito recentemente?
Ho realizzato un long dress in seta color mango per Elettra Lamborghini che è stata ospite nella puntata dell’Isola dei Famosi. Dayane Mello alla finale del Grande Fratello ha indossato invece una creazione molto vaporosa rosa della collezione Dream’s Love di cui è testimonial Bianca Balti.
Oggigiorno l’età ci si sposa molto più tardi rispetto a prima, a volte anche dopo i quaranta. Quali sono le richieste delle donne che si accingono al grande passo in età più adulta?
Trent’anni fa ci si sposava a vent’anni, a ventotto una ragazza si sentita già vecchia per l’abito da sposa. Ora non è più così. Siamo diventati più egoisti, vogliamo realizzarci e la famiglia passa in secondo piano. La maggior parte delle mie clienti ha una fascia d’età che va da trentacinque/quarant’anni. Anche le donne superati i quaranta vogliono sognare, ne hanno pieno diritto! Realizzo per questa tipologia di clientela degli abiti bianchi, con velo abbinato, abiti da sogno. Per noi stilisti a volte tutto ciò è una sfida perché a quarant’anni non si ha più il fisico di venti. Quando si è giovani si è più entusiaste, più sognatrici, crescendo si diventa più reali, pragmatiche. Noi designer dobbiamo essere ancora più bravi a far sognare delle donne più disilluse, che hanno già visto molto dalla vita. Clienti più esigenti che sanno bene ciò che vogliono.
Come svelerà la sua nuova collezione “Heidi loves Peters”?
Con dei trunk show ad ottobre e novembre sia a Roma in Piazza di Spagna, che a Milano in Viale Bianca Maria, e poi nei miei atelier in Abruzzo. Sarò presente personalmente e consiglierò le ragazze nella scelta.
Alessandro Angelozzi cosa rappresenta per lei l’eleganza?
E’ essere se stessi. Non è l’abito che fa il monaco, perché quando si ha un proprio stile gli altri ci percepiscono eleganti. La cosa più brutta è essere insicuri del proprio look. Portare un abito che non ci rispecchia è davvero svilente. Quando una sposa indossa un wedding dress e riesce a farlo parte di se stessa, ad interpretarlo, capisci che è l’abito per lei. L’eleganza è il sapere ciò che si vuole, non è sperimentare. A volte mi capitano delle spose che scelgono l’abito in dieci minuti perché sanno ciò che desiderano. Ricordo ancora Elisabetta Canalis che scelse il suo vestito in soli venti minuti! Donne consapevoli del proprio fisico, look, ma soprattutto con una personalità da vendere.
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