In Portogallo la maggior parte delle restrizioni anti Covid sparirà da venerdì prossimo 1 ottobre. Il paese lusitano è all’avanguardia nel mondo per quanto riguarda la campagna vaccinale. È, cioè, la nazione più vaccinata del pianeta, con l’85% dell’intera popolazione che ha ricevuto due dosi e l’86% almeno una.
Portogallo, resta l’obbligo di mascherina
“Siamo in grado di passare alla terza e ultima fase” del “ritorno alla normalità“, ha detto il premier Antonio Costa. Chiusi dall’arrivo del Coronavirus nella primavera del 2020, bar e locali notturni potranno riaprire le porte ai clienti con il Green Pass. Oppure con un test negativo per il Covid-19. D’ora in poi, questo stesso pass sanitario cesserà di essere obbligatorio per soggiornare in albergo o consumare un pasto al ristorante nei fine settimana. Dal 1 ottobre niente più limiti di capienza nei negozi, caffè e spazi culturali. La mascherina resterà però obbligatoria nei luoghi chiusi.
Francia: scuole in miglioramento
Diversa dal Portogallo, la situazione della Francia. Il Green Pass sanitario resta al momento in vigore in tutti i dipartimenti sebbene si stia studiando una revoca in quelle zone in cui la situazione epidemica lo consente. Un progetto di legge dovrebbe prorogare la sua esistenza oltre il 15 novembre. A partire da lunedì 4 ottobre, all’esterno e all’interno delle scuole elementari dei dipartimenti in cui il tasso di incidenza del Covid sarà inferiore a 50 casi su 100mila abitanti non sarà più obbligatorio portare la mascherina. Da novembre lo stesso provvedimento potrebbe essere applicato alle scuole medie.
Belgio e Spagna, riaperture graduali
Dopo mesi di chiusura a causa della pandemia di Coronavirus, i locali notturni in Belgio potranno riaprire a partire dal prossimo 1 ottobre. Si potrà accedere mostrando il Covid safe ticket, che consente di verificare se ogni partecipante è risultato negativo, si è vaccinato, o se è guarito dal Covid-19. E se in Portogallo la situazione è di riapertura totale, in Spagna numerose regioni del paese stanno adottando misure sanitarie meno rigide visti il calo dei contagi nelle ultime settimane e il raggiungimento di una quota di vaccinati superiore al 75% della popolazione. Si tratta principalmente di minori riduzioni di orari e maggiori affluenze consentite in bar, locali notturni, cinema, teatri e impianti sportivi.
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