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Amministrative 2021, il Centrosinistra sorride ma è fuga dalle urne: un elettore su due non ha votato

Tre su 6 i capoluoghi di Regione con sindaci già eletti: nessuno è di Centrodestra. L'alleanza Lega-FdI-FI penalizzata da divisioni, candidati non incisivi e un'altissima astensione

Il Centrosinistra può sorridere dopo questo primo turno delle elezioni amministrative 2021. Paga lo scotto delle divisioni interne e di candidati sbagliati il Centrodestra. Ma il 45% degli aventi diritto ha disertato le urne: è questo il ‘partito’ più massiccio.

Elezioni, i vincitori certi

Le elezioni comunali dell’era Covid danno nelle grandi città alcuni vincitori certi. Tutti di Centrosinistra e nessuno di Centrodestra. A Milano incassa il bis Sala, a Napoli fa il pieno Manfredi, e a Bologna vola Lepore, nelle ultime due città nell’inedita alleanza Pd-M5S. Ed è proprio il partito democratico che dopo il cambio in corsa Zingaretti-Letta alla segreteria sembra quasi risorgere dalle sue ceneri. Stando alle proiezioni è il primo partito in molte città e assiste alla diaspora dei Cinque Stelle, i cui consensi crollano nei capoluoghi di regione in cui ha governato. A Torino i pentastellati sono attorno al 9%, a Roma si attestano al 10%.

Roma, Torino e Trieste alle urne il 17 e 18

Ma non basta. Perché se il Centrodestra tiene la Calabria con la vittoria di Occhiuto, nuovo Governatore, Trieste e Torino vanno al ballottaggio. A Roma è testa a testa tra il candidato del Centrodestra Michetti e l’ex ministro dem Gualtieri. Anche loro si sfideranno al secondo turno del 17 e 18 ottobre. Nel complesso un risultato amministrativo che spingerà tutti i partiti a fare conti e riflessioni a livello nazionale. A partire dal crollo dell’affluenza che si attesta al 54,69% segnando un record pessimo.

Elezioni, mai così pochi a votare

In pratica un elettore su due non si è recato alle urne con il risultato peggiore di sempre a Milano e Torino. A pagare la fuga dalle urne sembra il Centrodestra, come ammette il leader della Lega Matteo Salvini, a spoglio appena cominciato: “La maggior parte non ha votato. È per me e tutti un’autocritica. Occorre essere più concreti sulla vita reale. Non possiamo perdere tempo su vicende private“. “Credo che quello che sta maturando a Milano è qualcosa di importante. Un evento quasi storico“, ha detto invece il sindaco di Milano, Beppe Sala, commentando i primi risultati elettorali.

Suppletive Roma e Siena al Pd

Queste elezioni riguardavano anche due collegi uninominali per la Camera. A Roma Primavalle e nel collegio Toscana 12 di Siena e Arezzo. Mentre a Siena ha vinto senza affanni il segretario dem Enrico Letta, che così entra in Parlamento, a Roma mantiene un solido vantaggio, di oltre sei punti percentuali, il candidato del Pd Andrea Casu sul candidato del Centrodestra Pasquale Calzetta. “Il centrodestra non c’è più perché non c’è più il federatore, Berlusconi – ha detto Letta – Questa grande vittoria del Pd e del Centrosinistra rafforza l’Italia e il governo: siamo tornati in sintonia con il Paese. Si vince se si allarga la coalizione, anche oltre il Pd. Abbiamo vinto sul campo e non sui social o su twitter”.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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