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Incidenti sul lavoro, Mattarella: “Ferita inaccettabile”

Messaggio del Capo dello Stato nella Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. In Italia in media 3 morti al giorno; infortuni in aumento

Si celebra oggi 10 ottobre la Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. “Una ferita sociale che non trova soluzione” li definisce il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha indirizzato un messaggio a Zoello Forni, presidente dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.

“Applicare la legge in modo inflessibile”

La piaga degli incidenti sul lavoro “è sempre in aumento” sottolinea Mattarella. E “diventa lacerante ogni volta che si apprendono, come in queste ultime settimane, quotidiani e drammatici aggiornamenti di incidenti avvenuti“. Il Presidente ricorda che “la Costituzione nell’art. 4 ‘riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto’ (…). Uno Stato democratico deve consentire a ognuno di svolgere la propria attività lavorativa, tutelandone la salute e assicurandone lo svolgimento nella più totale sicurezza. Le tragedie a cui stiamo assistendo senza tregua sono intollerabili e devono trovare una fine, rafforzando la cultura della legalità e della prevenzione. Le leggi ci sono e vanno applicate con inflessibilità“.

Nel 2021 più infortuni di prima

Il bilancio infortunistico di questo 2021 è addirittura peggiore rispetto agli anni pre-pandemia” dichiara Zoello Forni. “La crisi economica e la ripartenza delle attività produttive rappresentano un terreno insidioso per la sicurezza dei lavoratori“, aggiunge. “Come dieci anni fa, ancora oggi ogni giorno mediamente tre lavoratori rimangono vittime di infortuni mortali“. “Per non parlare di coloro che muoiono dopo anni di lunghe sofferenze nel più assoluto silenzio dei media, i cui numeri sono ben 5 volte superiori”.

Incidenti, quanti sono fino a oggi

Secondo i dati Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro), da inizio anno fino a fine agosto sono morte più di tre persone al giorno sul posto di lavoro. In totale i decessi sono 772. Le denunce di infortunio sono state 349.449, oltre 27mila in più (+8,5%) rispetto allo stesso periodo del 2020. In particolare, aumentano gli incidenti sul tragitto di andata e ritorno tra casa e lavoro (+20,6%). Lo scorso anno, infatti, il massiccio ricorso allo smart working aveva determinato un sensibile calo di questa voce statistica.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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