In Italia ci sono fra i 4 e i 5 milioni di lavoratori senza vaccino anti Coronavirus. Queste le cifre fornite dalla Fondazione Gimbe, l’ente indipendente di monitoraggio della pandemia. Si tratta di una questione dirimente perché fra tre giorni, da venerdì 15 ottobre, avere con sé il Green Pass che certifica la vaccinazione avvenuta sarà obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro. Non si esclude che nelle prossime ore il premier Mario Draghi firmi un nuovo Dpcm sulle modalità dei controlli per i possessori del lasciapassare.
Senza Pass tampone ogni 2 giorni
Per enti e aziende diventerà indispensabile gestire un’adeguata organizzazione di verifica dei test anti Covid. Anche e soprattutto per i lavoratori sprovvisti di certificazione verde che debbano ricorrere ai tamponi. Chi non è vaccinato dovrà fare o un tampone rapido ogni 48 ore, o un molecolare ogni 72 ore. Il dibattito si concentra anche sul prolungamento della validità dei tamponi rapidi, portandoli da 48 a 72 ore. Contrario Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Microbiologia Molecolare all’Università di Padova. Anzi, secondo lui per avere un impatto sulla trasmissione il tampone dovrebbe invece avere un massimo di 24 ore di validità.
“Rischio 12 milioni di tamponi a settimana“
Si tratta di uno scenario preoccupante perché rischia di gettare nel caos le attività produttive. Considerati i numeri dei lavoratori non ancora vaccinati, significa svolgere milioni di test ogni settimana. Dalla Fondazione Gimbe avvertono: il sistema italiano non ha la capacità produttiva per rispondere a una simile richiesta. “Se questi 4-5 milioni di lavoratori non si vaccineranno in questa settimana – spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta – bisognerebbe fare 12-15 milioni di tamponi a settimana. Questo non sarebbe proprio fattibile“.
Gimbe: “Senza Pass, obbligo vaccinale“
“Secondo l’ultimo report del Governo, ci sono 8,4 milioni di italiani over 12 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino” afferma Cartabellotta. “Di questi, oltre 6,2 sono persone in età potenzialmente lavorativa“, aggiunge il presidente di Gimbe. “Secondo i dati Istat relativi al 4° trimestre 2020, il tasso di occupazione nella fascia 20-64 anni è del 62,9%. Sarebbero dunque quasi 4 milioni i lavoratori non vaccinati, un numero però indubbiamente sottostimato dal sommerso“. “Questi lavoratori vadano a vaccinarsi – è l’appello finale – oppure bisognerà andare verso un obbligo vaccinale“.
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