Dopo 74 anni Alitalia chiude. Il 5 maggio del 1947 la compagnia di bandiera effettuò il primo volo Torino-Roma-Catania con un aereo Fiat G-12 E; domani 14 ottobre effettuerà l’ultimo viaggio sotto le storiche insegne del tricolore nazionale. L’ultimo volo sarà il Cagliari-Roma, poi calerà il sipario. Fra i lavoratori c’è rabbia e amarezza.
Da Alitalia a Ita
Dal 15 ottobre subentrerà Ita, la nuova compagnia presieduta da Alfredo Altavilla, che ha riassunto, ma solo in parte, il personale Alitalia. Prosegue intanto la mobilitazione Usb per i lavoratori. Ancora domani, giovedì 14 ottobre, si terranno assemblee aperte a tutto il personale, con presidio permanente, fino al 15 ottobre, all’aeroporto di Roma Fiumicino. Nella settimana dell’avvio di Ita, spiega in un comunicato il sindacato di base Usb, Fiumicino deve “diventare il centro di attenzione per tutti coloro che lavorano o hanno lavorato in Alitalia“. E per coloro che “non accettano licenziamenti nel terzo mercato europeo. Non tollerano alcun tipo di discriminazioni. Difendono il contratto nazionale e pensano che un’azienda pubblica non può proporre salari e contratti inferiori al livello di Ryanair“.
Ita, 45 destinazioni e 2800 dipendenti
Nel 2017 Alitalia fu commissariata. Il Governo erogò un prestito ponte da 900 milioni di euro e nominato tre commissari straordinari: Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Il bando di gara per la cessione della compagnia non approdò a nulla. Lo scorso anno il decreto Cura Italia ha disposto la creazione di una nuova società interamente posseduta dallo Stato. La nuova compagnia – Ita – ha come presidente Alfredo Altavilla e Fabio Lazzerini in qualità di amministratore delegato. Comincerà con 52 aerei per 45 destinazioni e 2.800 dipendenti. Il primo volo in programma è il Milano Linate-Bari delle ore 6:20 del 15 ottobre 2021.
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