La
Lady di Ferro non amava lo sport e soprattutto il calcio, complice la scarsissima empatia verso le classi più povere che lo praticavano e amavano. A dire il verso non amava neppure il tennis e le corse dei cavalli, che spopolano, ora come allora, tra i ricchi inglesi. A sorpresa nel 1980 non seguì il Presidente americano Jimmy Carter nel boicottaggio americano ai
Giochi di Mosca. Il problema con il calcio era reputazionale e non solo e si riassume in una parola sola:
hooligans. Anche qui non lesinò la forza,
garantendo che gli inglesi non si sarebbero più vergognati di quei compatrioti criminali.
Ma il calcio le fece uno sgambetto. Il 22 giugno del 1986 è domenica nello Stadio Azteca ci sono ben più di 115.000 anime, a vedere gli ottavi di finale di Argentina-Inghilterra. La partita-guerra era cominciata sui giornali ben prima. I mai troppo ‘delicati’ tabloid inglesi che ricordavano la forza della task force e della sua condottiera Margaret Tatcher. La stampa argentina presentava Diego Armando Maradona, nel vesti del nuovo José San Martín con titoloni tipo: “Stiamo venendo a prendervi, pirati!” (con chiaro riferimento all’epoca vittoriana n.d.r.).
Il quotidiano argentino “Croníca” spinse interi gruppi di barras bravas – gente per bene – a volare a Città del Messico, giurando vendetta per i fratelli morti alle Malvinas e bruciando bandiere durante il viaggio. “Se fosse stato per gli argentini, saremmo dovuti uscire tutti con una mitragliatrice.” – dichiarò anni dopo el pibe de oro – “Quello che io volevo era fargli un bel sombrero, un tunnel, fargli girare la testa. Era una battaglia, sì, ma nel mio campo di battaglia“.
Il mito della mano de Dios e la morte della Thatcher
E così andò: la mano de Dios, quella che ha ispirato anche l’ultimo film del nostro Paolo Sorrentino, de el Barba, come lo chiama il popolo sudamericano, si materializzerà ben due volte. Nel famoso gol di mano, irregolare, sì, ma che rimise la storia in ordine. Così come il colpo di nuca di Olarticoechea, assai meno noto, ma allo stesso modo efficace e benedetto dal Signore. Nel mezzo el gol del siglo. Tutto omaggio per quei ragazzi argentini uccisi, soldati, figli del popolo, caduti come pajaritos, uccellini, quattro anni prima, e per rendere onore alle famiglie in lutto per colpa dei militari argentini e del piombo inglese. Che è rimasto vivido nella memoria anche molti anni dopo. Nel 2013, quando un ictus, effetto collaterale dell’Alzheimer, portò via la Thatcher. Aveva 87 anni e il 9 aprile sul quotidiano argentino Página/12 apparve il titolo: «Galtieri la aspetta all’inferno».
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