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Barbados, l’isola guidata dalle donne: eletta la prima presidente

Anche il premier è una donna. Da fine mese il gioiello delle Piccole Antille sarà una repubblica indipendente dalla monarchia britannica

Sandra Mason, 72 anni (al centro nella foto), magistrato e governatore, è la prima presidente dell’isola caraibica di Barbados, nelle Piccole Antille, che dal 30 ottobre da monarchia diventa repubblica. Mason prende così il posto della sovrana britannica, la regina Elisabetta II.

Barbados, indipendenza totale

L’isola di Barbados è infatti, ancora per pochi giorni, una monarchia parlamentare del Commonwealth britannico con a capo la regina inglese. Il nuovo capo dello Stato sarà d’ora in poi la Mason che dal 2018 ricopriva la carica di Governatrice generale dell’isola. Bridgetown ha deciso lo scorso anno di rendere totale l’indipendenza e la cesura con il passato coloniale diventando formalmente una repubblica. Un passo, quest’ultimo, già compiuto da tre ex colonie britanniche nell’area caraibica. Ovvero la Guyana nel 1970 (solo quattro anni dopo l’indipendenza), Trinidad e Tobago nel 1976 e Dominica nel 1978.

Dalle piantagioni alla finanza

La presidente Sandra Mason è stata eletta dai due rami del Parlamento – la House of Assembly e il Senato – in seduta congiunta. Con una popolazione di circa 285.000 abitanti, Barbados è diventata una delle isole caraibiche più ricche. Questo è avvenuto da quando le autorità hanno riconvertito l’economia dell’isola: da una monocoltura dipendente dalle piantagioni di canna da zucchero si è passati a un’economia diversificata attiva nei settori del turismo e della finanza. “Dame Sandra è stata e continua a essere una figlia esemplare di questa terra“, sono le parole del primo ministro Mia Mottley (a destra nella foto) riportate dal quotidiano Barbados Today. “Sarà una forza mobilitante e unificante per permetterci di combattere battaglie che finora non abbiamo dovuto combattere“. Ma l’elezione di Dame Sandra Mason è anche un duro colpo per la misoginia. “Conosco fin troppo bene il viaggio che hanno impiegato le donne per raggiungere una posizione che prima non potevano ricoprire“, ha detto la Mottley.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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