Mascherine U-Mask anti Covid: maxi multe per un ammontare totale di 450mila euro da parte dell’Antitrust. Destinatarie, riporta Adnkronos, le società U-Earth Biotech Ltd. e Pure Air Zone Italy srl. Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, le due aziende hanno indebitamente equiparato le mascherine U-Mask ai dispositivi Ffp3. Non solo, avrebbero anche vantato “un’inesistente approvazione da parte del Ministero della Salute“.
Per oltre un anno, le due società, si legge in una nota dell’Agcm, hanno promosso su Internet le mascherine chirurgiche biotech anti Covid U-Mask nelle versioni ‘Model 2’, ‘Model 2.1’ e ‘Model 2.2’. Secondo l’Antitrust le avrebbero “registrate come dispositivi medici, equiparandole indebitamente a facciali filtranti di efficacia protettiva superiore, quali i dispositivi di protezione individuale di classe Ffp3.” Il tutto con certificazioni rese “sulla base di test svolti in autonomia“.
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si tratta di “una pratica posta in essere con modalità ingannevoli e aggressive“. Le mascherine anti Covid così propagandate erano “suscettibili, da un lato, di ingannare i consumatori sull’effettiva capacità protettiva“. E dall’altro “di far leva sulla situazione di emergenza sanitaria per indurre indebitamente questi ultimi all’acquisto del prodotto“.
La maxi multa alle due società produttrici di U-Mask arriva in un contesto in cui è in lieve risalita l’incidenza settimanale dei nuovi casi di Covid. Sono adesso pari a 34 casi per 100mila abitanti a livello nazionale. Le Regioni con l’incidenza più elevata sono Provincia autonoma di Bolzano (85,6), Friuli Venezia Giulia (51,7) e Veneto (48,3). In leggero aumento anche l’indice Rt di trasmissibilità del contagio. Nel periodo 29 settembre – 12 ottobre 2021 è stato pari a 0,86 (range 0,82 – 0,90), mentre la settimana precedente si era registrato il valore di 0,85. I dati sono ora all’esame della cabina di regia.
Per contro continua a diminuire il tasso di occupazione dei malati di Covid negli ospedali italiani. Lo si afferma nella bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in diminuzione al 3,9%, rispetto al 4,1 della settimana precedente, con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 370 a 355. L’occupazione in aree mediche diminuisce ancora al 4,2% dal 4,6. I ricoverati in queste aree diminuiscono negli ultimi 7 giorni da 2.665 a 2.423. Questa settimana 4 Regioni risultano classificate a rischio moderato rispetto alle 3 della settimana scorsa. Sono Abruzzo, Campania, Friuli e Piemonte. Le restanti 17 Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio basso. Una Regione, la Campania, riporta un’allerta di resilienza.
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