Siamo giunti quasi alla fine della fortunata sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma in programma dal 14 al 24 ottobre 2021 presso l’Auditorium Parco della Musica. Nella terzultima serata conquista il red carpet il couturier Anton Giulio Grande. Il designer presenta, in occasione della kermesse capitolina, due suggestive creazioni di haute couture proprio nella cornice della struttura firmata da Renzo Piano. Ed è proprio qui che avviene il fulcro della manifestazione che ospita proiezioni, incontri, eventi, mostre, installazioni, convegni e dibattiti. I 1300 mq del viale che conduce alla Cavea sono trasformati in uno dei più grandi red carpet al mondo. L’arte e la creatività non si arrestano e si esprimono in maniera più vigorosa che mai in questa edizione che è un manifesto di un’imminente ripartenza, non solo per il cinema italiano, ma per tutte le arti.
L’alta moda di Anton Giulio Grande sul tappeto rosso del film Vita da Carlo
Diverse star hanno calcato il red carpet della Festa del Cinema di Roma. Ed ancora si attende domani la grande chiusura con la magnifica Angelina Jolie, una star in grado di catapultare con un solo sguardo tutta l’attenzione mediatica su di sé. Ieri sera, venerdì 22 ottobre, lo stilista Anton Giulio Grande ha percorso la passerella con due modelle cinte in originalissime creazioni di haute couture. Il designer ha presenziato alla premiere del film Vita da Carlo. La serie comedy in dieci puntate in cui Verdone interpreta Carlo rivelando per la prima volta la sua sfera più intima, composta da una ridotta cerchia di conoscenti, uno più bizzarro dell’altro. C’è anche l’amore, quello per una farmacista, sbocciato in un luogo a lui molto caro: la farmacia del quartiere. Ma quando arriva la proposta di candidarsi a Sindaco di Roma, la vita di Carlo avrà dei risvolti ancor più comici e imprevedibili.
Le dichiarazioni in esclusiva a VelvetMAG di Anton Giulio Grande:
“I look che ho creato questa volta non sono classici abiti da red carpet, pur essendo abiti di alta moda. Ci sono dei cappotti lunghi con cappe. Il primo ha delle ruches che bordano tutta la lunghezza del cappotto bordeaux e nero di ottomano. Entrambi sono abbinati a delle tute nere. Ho creato un look da amazzone. Le tute e pantaloni sono in pizzo su basi di tulle ricamate con jais e cristalli Swarovski. E’ un look anni Settanta un po’ in stile Barbarella, una guerriera amazzone che sa il fatto suo.
Il secondo look è un cappotto nero di ottomano tempestato di cristalli, anziché essere bordato con delle ruches ha una lunghezza con le piume di struzzo che cingono tutti i lati del cappotto. L’immagine è quella di una donna sexy e forte. E’ un mood di haute couture, ma rivisitato e corretto. Se non consideriamo la teatralità del cappotto ci sono dei pezzi facilmente mettibili. E’ un ritorno agli anni Settanta e Ottanta, alle piume, la mia donna è un hippies di lusso vagamente stile amazzone ispirata a Woodstock.”
Perché questa scelta?
“Volevo discostarmi dai consueti canoni del red carpet che prevedono degli abiti classici. La mia musa veste una serie di creazioni particolari, moderne, grintose.” – chiosa in esclusiva a VelvetMAG Anton Giulio Grande – “Mi piace immaginare un’Amanda Lear o un David Bowie che indossano delle tute e tacchi alti. Mi sono lasciato suggestionare dallo Studio 54, da questi artisti provocatori, è un periodo che mi ha colpito profondamente per lo spirito di ribellione. La mia interprete è chiaramente una hippies di lusso. L’ispirazione parte dallo Studio 54 di New York frequentato da Andy Warhol con le sue atmosfere glamour internazionali, al periodo hippies di Woodstock, un luogo dove si ricercava la libertà, fino al red carpet di Roma. A Venezia ho dato invece largo all’esagerazione con un tripudio di balze per celebrare i 1600 anni di nascita della città.”
Anton Giulio Grande e il suo amore per la Capitale
Ed ancora: “Sul red carpet in Laguna ho portato corsetti, balze, il nero drammatico da dama sensuale, qui nella Capitale ho voluto dare un’immagine di una differente femminilità. A Roma ho respirato un’atmosfera di forte rinascita grazie alla presenza del pubblico. La prossima settimana sarò protagonista nella mostra sui Sette Vizi Capitali e Contrappassi nella Coffee House di Palazzo Colonna dove rappresenterò l’abito Ira. Mi attende poi la Fondazione Zeffirelli a Firenze il 5 dicembre dove presenterò due abiti indossati da Manuela Arcuri. Il 26 novembre sarò invece a Torino alla Fashion Week insieme a Romeo Gigli, Gai Mattiolo e Alviero Martini. Sono molto legato a Roma, una città che mi ha dato professionalmente i natali. Mi piacerebbe molto veder rinascere la moda dei grandi fasti nella Capitale. Quando Roma mi chiama corro sempre con gioia. “
Di grande impatto anche i gioielli che hanno impreziosito i look proposti. Il brand di alta gioielleria I Gioielli della Corona ha realizzato infatti tre creazioni esclusive per il red carpet di Anton Giulio Grande in oro e platino con oltre cinquanta carati di diamanti purissimi e quindici carati di smeraldi colombiani. Il make up e l’hair stylist delle modelle è stato curato dal Maestro Paolo di Pofi. Proprio colui che è l’artefice del successo di star dal calibro di Monica Bellucci, Uma Thurman, Naomi Campbell, Martina Stella.
LEGGI ANCHE: Lady Gucci: i dettagli inediti svelati dalle autrici Flavia Triggiani e Marina Loi