“La tua faccia racconta una storia e non dovrebbe essere una storia sul tuo viaggio verso lo studio del medico.” A parlare è Julia Roberts che sul suo volto, ormai impresso nella memoria collettiva del pubblico, ha fatto la propria fortuna. In particolar modo, a renderla un’icona è stato quel sorriso unico, indubbiamente il suo dettaglio più caratteristico che in molti hanno definito “il più bello di Hollywood“. Un ottimo biglietto da visita, che le ha consentito l’ingresso nell’industria “dei sogni” direttamente dalla porta principale, senza uscirne più.
Talentuosa, ironica, regina della commedia romantica, si è poi distinta anche per le sue qualità drammatiche. Nel corso della sua carriera ha ricevuto, inoltre, il Premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista nel 2001 per Erin Brockovich – Forte come la verità. Insomma, che sia la Vivian Ward in quella favola contemporanea di Pretty Woman – al fianco del recentemente chiacchierato Richard Gere – o la star internazionale Anna Scott, accanto a Hugh Grant in Notting Hill, una cosa è certa: il cinema non sarebbe stato lo stesso senza Julia Roberts.
Julia Roberts e quel volto che ha incantato il grande schermo
Nata Julia Fiona Roberts il 28 ottobre 1967 a Smyrna, approda sul grande schermo nel 1987 con Scuola di pompieri. Già l’anno successivo lega il suo nome al cult indipendente Mystic Pizza ma è nel biennio 1989-1990 che l’interprete consolida il suo successo, divenendo una star internazionale. Sono gli anni in cui in sala vengono distribuiti Fiori d’acciaio e l’intramontabile Pretty Woman, che l’hanno portata a vincere rispettivamente il suo primo e secondo Golden Globe, nelle edizioni consecutive del 1990-1991. In men che non si dica quel sorriso unico, la lunga chioma ramata e l’ironia inconfondibile sono divenuti d’appannaggio collettivo, rendendo Julia Roberts tra volti più celebri – se non il più celebre, in assoluto – degli anni Novanta sul grande schermo.
Parimenti alla fama, anche il suo cachet ha assistito a una crescita esponenziale che, dai 300mila dollari incassati con Pretty Woman, ha visto Julia Roberts intascarsi 20 milioni grazie a Erin Brockovich. Un record personale che l’interprete ha battuto nel 2003, quando il suo ingaggio per Mona Lisa Smile le ha permesso di guadagnarne ben 25 milioni. Parallelamente ai suoi impegni sul grande schermo, sul quale la rivedremo il prossimo anno accanto a George Clooney per Ticket to Paradise, la star è impegnata anche sul piano umanitario. Oltre ad aver donato tempo e risorse all’UNICEF e ad altre organizzazioni no-profit, si è dedicata ad altri progetti. Ha prestato, per esempio, la propria voce al documentario Silent Angels incentrato sulla sindrome di Rett.
Un sorriso da milioni di dollari
Nonostante l’innegabile talento, c’è da ammettere che Julia Roberts non sarebbe Julia Roberts senza il suo tratto distintivo per antonomasia: il sorriso. Sebbene Hugh Grant non avesse intenzione di baciare la sua collega sul set di Notting Hill perché “aveva una bocca troppo grande“, quella medesima caratteristica è stata una miniera d’oro per la star statunitense. E il merito di quel luminoso sorriso deriva dal dentista Ted Aspes, che da piccola la ebbe in cura. Grazie all’incontro fortuito tra i due, infatti, Julia Roberts ha corretto la fessura che separava i due incisivi superiori, ottenendo quel sorriso immortale, che è forse il suo accessorio più prezioso. Stando a quanto si dice, l’interprete lo avrebbe assicurato per l’incredibile cifra di 22 milioni di dollari. Per qualsiasi danno dovesse subire, dunque, l’assicurazione Lloyd’s of London dovrà risarcirla.
Julia Roberts: una diva anti-diva
Strenua paladina del body positivity, nonostante le continue illazioni su fantomatici ritocchi, Julia Roberts si è sempre dichiarata naturale. Anzi, ha ribadito in ogni occasione di accettare con orgoglio lo scorrere degli anni, portando su di sé i segni del tempo come preziosi accessori. “Sto invecchiando con dignità, umorismo e serenità. Non faccio ricorso al lifting o al botox e so per gli standard di Hollywood sto rischiando la mia carriera.” – si è difatti espressa così l’interprete Premio Oscar, denunciando l’ossessione per la giovinezza dell’industria, rivolta soprattutto alla controparte femminile. Ma, in barba alle critiche, Julia Roberts ha dimostrato di non voler stare alle regole del gioco e con la proverbiale ironia che ormai da decenni ha continuato ad accompagnarla, ha chiosato: “Se non vogliono darmi un ruolo perché sembro vecchia, vorrà dire che il progetto me lo produco io e scelgo chi voglio.”
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