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Clima, economia e vaccini: il G20 alla Nuvola in una Roma blindata

Cina e India non vogliono zero emissioni nel 2050, l'Occidente deve dimostrare di voler vincere il Covid anche nei paesi poveri

Prima giornata, oggi 30 ottobre, del G20 di Roma alla Nuvola dell’Eur. Il summit mondiale è incentrato, fino a domani 31 ottobre, sui temi della lotta alla pandemia e ai cambiamenti climatici. I lavori sono cominciati con la prima sessione su Economia e salute globale. Dopo il pranzo è in programma alle 15 il dibattito Sostenere le Pmi e le imprese femminili per crescere meglio. Alle 19 si terrà invece un evento culturale alle Terme di Diocleziano, al quale seguirà la cena al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

G20, economia e sanità

La pandemia di Covid sta spaccando il mondo ancor di più fra chi ha tutto e chi ha nulla. Le diseguaglianze aumentano. Il virus, se ne discuterà al G20, ha travolto le strutture sanitarie dei Paesi in via di sviluppo, dove sono giunte pochissime dosi di vaccino. In molti Stati poveri è immunizzato soltanto il 3% della popolazione. Le economie sono al tracollo, pesantemente piegate da chiusure e lockdown. India e Sud Africa ribadiranno la loro richiesta di sospendere la protezione dei brevetti sui vaccini. L’Oms chiede che i paesi ricchi mantengano i loro impegni con Covax. Si tratta del meccanismo che l’Onu ha ideato per fornire dosi di vaccino ai paesi poveri.

La sfida del clima malato

Nella seconda giornata del G20, domani 31 ottobre, i grandi del mondo prenderanno in esame le sfide del cambiamento climatico. Per i paesi in via di sviluppo l’obiettivo di zero emissioni inquinanti nel 2050 è troppo gravoso. Due potenze emergenti come Cina e India frenano: Pechino ha spostato l’obiettivo al 2060, Nuova Delhi non ha preso posizione. Un’intesa su questi fronti tra i leader mondiali sarà fondamentale. Altrimenti ne andrà della riuscita del summit che comincerà subito a ruota, dopo Roma: la Cop 26 di Glasgow, in Scozia.

Corteo vicino alla zona rossa

Stamani le forze dell’ordine hanno sgomberato i manifestanti del Climate camp. Erano seduti sulla corsia centrale di via Cristoforo Colombo, non lontano dalla Nuvola dell’Eur e bloccavano il traffico in direzione centro. Gli attivisti anti G20 si sono lasciati sollevare di peso facendo resistenza passiva. Liberata la corsia centrale hanno continuato a occupare quella laterale. Poi sono partiti in corteo diretti al Ministero della transizione ecologica (Mite) sulla Colombo, sempre scortati dalle forze dell’ordine. “Ci dirigiamo al ministero che è l’esempio di quello che non vogliamo. Una transizione ecologicamente finta“, ha detto uno dei manifestanti. “Se non cambierà bloccheremo le città” è uno dei loro slogan.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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