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Cop26, protesta in stile Squid Game: “Smettetela di giocare con la Terra”

A Glasgow gli ambientalisti fanno sentire la propria voce. Il 5 novembre corteo con Greta che chiede più fatti ai paesi ricchi e attacca la Cina

Sono rimasti sulla riva meridionale del fiume Clyde (quella a  nord è off-limits), di fronte alla sede della Cop26, la conferenza Onu sul clima di Glasgow e da lì hanno protestato, dal loro punto di vista di ambientalisti, in tema Squid Game, la ormai celebre serie coreana su Netflix.

Squid Game, maschere e vestiti eleganti

Non erano molti, poche decine, ma hanno colpito nel segno, almeno dal punto di vista mediatico. Di Squid Game hanno inscenato uno dei giochi mortali che si vedono nel programma in streaming. Alcuni manifestanti indossavano le divise rosse con la maschera nera delle guardie presenti nella serie, mentre altri impersonavano con vestiti eleganti e maschere giganti i leader mondiali. Intenti a lanciarsi un pallone raffigurante la Terra. Un grande striscione invitava i potenti del mondo a “smettere di giocare” col destino dell’umanità.

Clima, Greta a Glasgow

E a dar manforte alle proteste contro i leader del “bla bla bla“, a Glasgow è arrivata anche Greta Thunberg. Ufficialmente non invitata dall’Onu alla Cop26, si è presentata nella città scozzese già nei giorni scorsi. “Finalmente a Glasgow per la Cop26! E grazie per il caldo benvenuto” ha commentato sui suoi profili social il bagno di folla che l’ha accolta. La stampa scozzese parla di “Greta mania” descrivendo l’entusiasmo per la 18enne attivista svedese, che nel 2018 creato i Fridays for future, movimento globale dei giovani per l’ambiente e la giustizia climatica.

Fridays for future il 5 novembre

Prima di arrivare a Glasgow ha fatto sosta a Londra, dove ha preso parte dalla protesta per chiedere alle istituzioni finanziare di smettere di dare fondi all’industria degli idrocarburi. Anche a Glasgow, Greta sarà la protagonista di una grande manifestazione che è stata organizzata per il 5 novembre dai Fridays for future scozzesi. Intervistata da Andrew Marr, anchorman del principale talk show politico domenicale della Bbc, la giovane paladina dell’ambiente ha definito “in teoria possibile” il mantenimento del risaldamento globale entro +1,5 gradi. “Ma sta a noi volere che succeda” ha sottolineato.

Non solo Squid Game “servono pressioni

La Thunberg ha quindi sottolineato come i Paesi occidentali e ricchi, incluso il suo, la Svezia, abbiano “responsabilità maggiori” in termini di esempio da dare. Ma anche di risorse da mettere a disposizione per aiutare le nazioni povere a finanziare i costi della transizione ecologica. Per la giovane attivista occorre comunque fare pressioni sulla Cina, che in questa fase storica ha un impatto cruciale sull’inquinamento. Dobbiamo fare in modo che “ciascuno si muova un’economia sostenibile. Non ultimo facendo pressione sulla Cina che continua a costruire impianti a carbone, qualcosa che per me è fuori dalla realtà” ha dichiarato alla Bbc.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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