Il disegno di legge sulla concorrenza – una delle riforme più importanti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – è al varo del Governo. Il premier Draghi riunisce la cabina di regia ma sceglie di non forzare le tensioni già presenti tra le forze di maggioranza. Se da un lato non ci saranno le liberalizzazioni delle spiagge o per gli ambulanti, dall’altro scatterà una mappatura delle concessioni. Ciò in vista di una futura riforma, un po’ come già avvenuto per il catasto.
Concorrenza, una riforma in ritardo
Il testo del ddl Concorrenza consta al momento di 34 articoli ma sarà rivisto e corretto fino all’ultimo, prima del Consiglio dei ministri. Questo perché ci sarebbero ancora questioni aperte, a partire dall’idea di una delega per rivedere le regole per taxi e veicoli Ncc. La riunione politica è arrivata dopo decine di incontri tecnici e diversi rinvii. Sembra adesso esserci un’intesa di massima e l’ok ad andare in Consiglio dei ministri con una delle riforme chiave del PNRR, che il governo si era impegnato a presentare già in estate.
Nuovi farmaci e nomine medici
Anche sulla questione delle concessioni idroelettriche, che sollevava dubbi in particolare nella Lega, il punto di accordo sarebbe una spinta alle regioni ad accelerare le gare insieme a un rafforzamento dei poteri sostitutivi dello Stato. Con il ddl dovrebbe inoltre arrivare un pacchetto di misure sui farmaci per migliorare la distribuzione e accelerare l’immissione in commercio di nuovi medicinali. Tuttavia non basta: ci saranno anche nuove norme per le nomine dei dirigenti medici, e si rimoduleranno i poteri dei direttori generali.
Trasporti, banda larga e rifiuti
Su altri temi controversi, come i servizi pubblici locali, si sceglie la via della delega anziché delle norme subito operative. Lo scopo è di avere più tempo per mettere a punto gli interventi e per trovare le intese nella maggioranza. Ci sono anche diversi settori in cui arriveranno presto delle novità. Si va dalle gare per l’installazione delle colonnine di ricarica alla banda larga, fino all’obbligo di risarcimento anche per le compagnie assicurative con sede all’estero. Oltre a una serie di attività che non avranno più bisogno di autorizzazioni per partire. Semplificazioni sono in arrivo anche sulla gestione dei rifiuti, fissando peraltro standard qualitativi sulla parte recupero che i gestori sono tenuti a rispettare.
Concorrenza ma anche legge di bilancio
Mentre si cerca la quadra sulla concorrenza, l’esecutivo è concentrato anche sulla chiusura della legge di bilancio. Tra le misure che stanno prendendo la loro forma definitiva, la revisione del Reddito di Cittadinanza. Il ministro del lavoro, Andrea Orlando, ha confermato che il ritiro del sussidio scatterà dopo il primo no a un’offerta di lavoro (e non più dopo la seconda). Il Consiglio dei ministri dovrebbe svolgersi nel pomeriggio di domani 5 novembre.
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