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Il giudice ha fissato la data per l’udienza del principe Andrea

Il terzogenito della regina Elisabetta è accusato di violenze sessuali

Il giudice federale ha fissato la data dell’attesissima udienza del principe Andrea. La corte si riunirà il prossimo 4 gennaio 2022, per ascoltare le deposizioni e le testimonianze da entrambe le parti. Durante la stessa occasione, il team legale del principe chiederà l’archiviazione del caso. La signora Giuffre, infatti, ha intentato una causa civile contro il duca di York presso il tribunale di New York con l’accusa di violenza sessuale reiterata tre volte. Il 2022, dunque, sarà l’anno del Giubileo di Platino della regina Elisabetta, nonché l’anno che metterà un punto al processo del figlio.

Il principe Andrea in tribunale il 4 gennaio 2022

Il principe Andrea ha più volte negato le accuse mosse dalla signora Giuffre, ma dovrà ugualmente affrontare un regolare processo presso la corte americana. Nella giornata di mercoledì, il giudice americano ha affermato che il processo civile potrebbe svolgersi entro la fine del prossimo anno. Intanto sono chiamati a deporre tutti i testimoni. L’avvocato della signora Giuffre, David Boies, ha affermato che cercherà di portare in aula tra le 8 e le 12 persone, tra cui due cittadini britannici. Anche l’avvocato del duca di York, Andrew Brettler, ha aggiunto che chiamerà un numero simile di testimoni. Secondo le notizie riportate da alcuni tabloid inglesi, inoltre, la duchessa di York, Sarah Ferguson, potrebbe parlare a favore dell’ex marito. Il giudice ha precedentemente disposto che le deposizioni devono essere presentate entro il 14 luglio 2022.

La richiesta di archiviazione del caso

Venerdì scorso, intanto, gli avvocati del principe Andrea hanno presentato una richiesta per l’archiviazione del caso. Questa sarà valutata nel corso dell’udienza del 4 gennaio. In un documento inviato al tribunale distrettuale, il team legale ha descritto il caso come una “causa infondata” e ha affermato che la signora Giuffre sta cercando “un altro giorno di paga“. La difesa, dunque, ha insinuato che la donna sia in cerca di visibilità e che le accuse siano del tutto false. La richiesta, firmata da Brettler, riporta: “Accusare un membro della Famiglia Reale più conosciuta al mondo di grave cattiva condotta ha aiutato Giuffre a creare una frenesia mediatica online e sulla stampa tradizionale. È un peccato… Ma è innegabile che il sensazionalismo e le allusioni abbiano prevalso sulla verità“. Accusando anche la donna di essere alla ricerca di visibilità e denaro, l’avvocato ha concluso dicendo: “L’abuso di Giuffre da parte di Epstein non giustifica la sua campagna pubblica contro il principe Andrea“.

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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