No Green Pass, cortei a Trieste e Milano: attese migliaia di persone
Se il capoluogo giuliano è diventato il centro della protesta anti certificato verde, è sotto la Madonnina che si teme la tensione maggiore
La crescita dei contagi da Coronavirus, balzati ieri in Italia a quota 6.764 come non accadeva dai primi di settembre, non ferma i No Green Pass. Il popolo dei contrari alla certificazione verde, molti dei quali anche al vaccino, sfilerà oggi 6 novembre a Trieste e a Milano, per citare le città maggiori.
No Pass a Trieste
Nel capoluogo giuliano, divenuto nelle ultime settimane il baluardo dei No Pass, ci si attende un forte concentramento di manifestanti provenienti da varie parti d’Italia. Nei giorni scorsi il Prefetto ha vietato l’uso di piazza Unità d’Italia, il ‘salotto’ cittadino. Ciò è avvenuto a seguito del forte aumento dei nuovi casi di Sars-CoV-2, in conseguenza delle precedenti manifestazioni No Pass al porto. In realtà, per quello che riguarda il corteo di oggi, i no Green Pass sono pronti a rispettare solo in parte le prescrizioni anti Covid.
Appello alla responsabilità
Il rieletto sindaco di Centrodestra, Roberto Dipiazza, ha firmato un’ordinanza con una serie di prescrizioni, fra cui obbligo di mascherina e distanziamento. Obiettivo: evitare che si ripetano assembramenti pericolosi per la diffusione del virus. Il Coordinamento No Pass cittadino, riporta l’Agi, ha diffuso un comunicato in cui fa un appello. “Al di là delle imposizioni – recita la nota – ci appelliamo alla responsabilità e al buon senso di ognuna/o di noi per la tutela della salute individuale e collettiva“. Tuttavia, a fronte delle richieste contenute nell’ordinanza, i No Green Pass si rifiutano “di organizzare un servizio d’ordine e di controllo“. Perché, dicono: “Siamo consapevoli dei rischi collegati al virus e siamo in grado di autotutelarci“.
Milano, non c’è accordo coi No Pass
Tensione anche a Milano. Per oggi è previsto un corteo in centro, fra le proteste dei commercianti, che non lo vogliono, e il mancato accordo con la Prefettura sulle modalità dello svolgimento. “L’impossibilità di giungere ad un percorso condiviso – spiegano da Via Fatebenefratelli – ha indotto il questore ad emettere un provvedimento di prescrizione“. Significa che dopo il concentramento in piazza Fontana, “l’eventuale iniziativa si svolga dalle ore 17 alle ore 21, in forma di corteo“. Ma con un percorso che eviti luoghi sensibili come la sede della Camera del lavoro.
No Pass, 15 sabati di manifestazioni
Ieri i manifestanti con un comunicato avevano accusato di “scorrettezza” la Questura. Perché, avevano spiegato, c’erano per loro passaggi irrinunciabili con la presenza di almeno due obiettivi sensibili, ad esempio Università e Regione Lombardia. Secondo la Questura, invece, la polizia ha proposto loro un “percorso plausibile che manteneva il passaggio nei pressi di alcuni punti indicati dai manifestanti“. L’obiettivo era di mitigare “i pesanti disagi che, per 15 sabati consecutivi, hanno afflitto cittadini e commercianti milanesi. Disagi che hanno peraltro provocato numerose prese di posizione da parte di enti, associazioni ed istituzioni“. Ma dai manifestanti ci sarebbe stata una “ferma opposizione” alle proposte di Via Fatebenefratelli.
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