C’è preoccupazione nel Nord Est italiano per la recrudescenza dei casi di Covid. Il Friuli Venezia Giulia è a un paso dall’ingresso in zona gialla mentre il Veneto è sempre più a rischio.
Covid Veneto, cresce l’allarme
“Finiremo in zona gialla? – dichiara Luca Zaia – Se il virus non si ferma, se non corriamo ai ripari passeremo anche in arancione o in rossa. L’unica arma che abbiamo è il vaccino“. Il dato concreto sul Covid, insiste il Governatore del Veneto, è che “crescono i contagi: è un incremento lento, ma inesorabile. Oggi abbiamo dati che qualche settimana fa non avevamo: il virus c’è, siamo ancora in pandemia“. “Adesso non è massacrante perché abbiamo le vaccinazioni. L’occupazione degli ospedali è ancora gestibile, siamo a 381 ricoverati. Ma la gestione comincia a farsi sentire con i 400 pazienti in terapia intensiva che si sommano ai casi Covid“.
Covid Friuli, Fedriga e il modello Austria
La Regione che si trova in condizioni peggiori è forse, al momento, il Friuli Venezia Giulia. Detiene il triste record del 74% di casi Covid in più nell’ultima settimana rispetto alla precedente. Ma anche l’11% di posti letto occupati in terapia intensiva e il 13% nei reparti di area medica. Valori che, peggiorando appena, diventeranno da zona gialla. Così il presidente regionale Massimiliano Fedriga – che è anche a capo della Conferenza delle Regioni italiane – evoca il ‘metodo Austria’. Come è noto Vienna ha imposto il lockdown imposto per i soli No Vax. “Non possiamo far pagare il prezzo di eventuali nuove chiusure ai vaccinati – dice Fedriga – che hanno difeso se stessi e gli altri, partecipando alla campagna vaccinale”.
“Zona arancione sarebbe drammatica”
“Siamo a un passo dalla zona gialla – ha spiegato Fedriga – e questo è dato dal numero dei ricoveri anche in area medica, molto vicino al 15%. Il Friuli Venezia Giulia andrà in zona gialla, ma per fortuna questo prevede misure ancora molto contenute. Tuttavia, il passaggio alla zona arancione sarebbe drammatico per l’economia, è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere”, ha sottolineato il Governatore. Lo stesso Fedriga che la scorsa estate si era battuto, da presidente della Conferenza delle Regioni, per modificare i parametri che portano a reintrodurre misure restrittive anti Covid. Lo aveva fatto per mitigare la pandemia in modo da allontanare il rischio di chiusure. Ma adesso il rischio si ripresenta.
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