Strano come il destino a volte abbia ancora in serbo una dolce sorpresa per noi. Lia Levi l’ha sperimentato sulla propria pelle poiché, a distanza di tanti anni, è emerso un racconto inedito che ha preso poi forma ed è arrivato in libreria il 9 novembre 2021. Quel racconto risale a tanti anni fa, quando Lia Levi era poco più di una bambina. Una storia che risale ai suoi 12 anni e che l’autrice ha poi ritrovato di recente, per pura casualità, nascosto tra le pieghe del diario di sua madre. Ambientata nel periodo delle Leggi razziali fasciste e dell’occupazione nazista, quella storia è durata nel tempo e Lia Levi l’ha ritrovata al sicuro, custodita dalla madre. E, nonostante le pagine ingiallite e la scrittura da bambina, l’autrice ha ripreso in mano quella storia che avrebbe potuto essere il suo primo romanzo.
Lia Levi ritrova un manoscritto di 77 anni fa: Dal pianto al sorriso
Ma la vita è andata diversamente e quella storia è rimasta inedita per 77 anni. Ora che quel prezioso documento è tornato a galla, Lia Levi festeggia i suoi 90 anni con un nuovo racconto tra le mani dei suoi lettori. Pubblicato da Piemme, la storia si intitola Dal pianto al sorriso, una scelta rimasta invariata poiché, al momento del ritrovamento, era inciso proprio quel titolo sulla carta, con il sottotitolo Breve storia di nove mesi di dominazione tedesca.
Pur non essendo autobiografico, questo racconto ha permesso all’autrice di oggi di dialogare con l’autrice di un tempo, con quella bambina di 12 anni che aveva già dalla sua la volontà di diventare una scrittrice. I personaggi, tuttavia, sono inventati. La famiglia protagonista è ebrea (e non rispecchia la famiglia dell’autrice). A rendere ancor più importante e dal valore sentimentale questo racconto è la sua funzione. Lia Levi l’aveva scritto come regalo di anniversario per i suoi genitori.
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