Il Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Bolzano rischiano di ritrovarsi in zona gialla anti Covid dalla prossima settimana. E fra i territori a rischio ci sono anche il Veneto e la Liguria. Se dopo mesi l’Italia non sarà più zona bianca torneranno in prima battuta le regole della zona gialla che tuttavia non saranno dure come quelle di prima. Niente coprifuoco, infatti, nessuna chiusura di negozi o attività, nessun divieto per gli spostamenti. Saranno però obbligatorie le mascherine all’aperto, e sarà ridotta la capienza per cinema, teatri, ristoranti e stadi. Le discoteche chiuderanno. Non è ancora escluso, però, che le maggiori restrizioni possano essere alla fine limitate ai soli non vaccinati.

Zona gialla e mascherine

Con il nuovo colore giallo, dunque, le mascherine devono essere indossate sempre anche all’aperto. Sono esentati i bambini sotto i sei anni. Green Pass resta obbligatorio per teatri, cinema, sale da concerto, musei, stadi, ristoranti al chiuso a pranzo e cena. Ma anche per palestre, terme, parchi divertimento, sale gioco e concorsi pubblici. Cambiano però le capienze. In zona gialla la capienza scende al 50% per teatri, cinema, sale da concerto e stadi e al 35% per gli impianti sportivi al chiuso. Restano chiuse le discoteche, in zona gialla.

Spostamenti e ristoranti

Sia in zona bianca che in zona gialla nessuna limitazione agli spostamenti tra le regioni. Così come non ci sono limiti orari alla circolazione, dunque nessun coprifuoco (eliminato lo scorso 21 giugno dopo lunghi mesi). Il Green Pass è obbligatorio invece per salire su treni intercity e ad alta velocità, navi (tranne che per lo stretto di Messina) e autobus a lunga percorrenza, oltre che sui voli aerei nazionali. Nonché sulle funivie per gli impianti sciistici. Anche i ristoranti restano aperti sia all’interno (con il Pass) che all’aperto (anche senza).

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