“Penso che la responsabilità dei designers sia quella di spezzare le catene e andare contro le regole” affermava sempre Gianni Versace. Lui che fu uno tra gli stilisti più rivoluzionari di tutti i tempi, capace di stravolgere il mondo della moda. Una vita intensa quella del designer in grado di arrivare nell’olimpo mondiale del fashion. Un’esistenza vissuta sempre al massimo, terminata però con un brutale omicidio. Proprio oggi, 2 dicembre, avrebbe compiuto settantacinque anni e noi vogliamo omaggiarlo ripercorrendo la sua strabiliante carriera.
Gianni Versace: da Reggio Calabria alla conquista del mondo
Gianni Versace nasce a Reggio Calabria il 2 dicembre 1946. E’ il secondo di tre fratelli: Santo e Donatella Versace. Gianni ha i primi contatti con il mondo della moda da ragazzino, muove i suoi primi passi nell’atelier della madre, sarta professionista. “Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d’Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide, dove ho cominciato a respirare l’arte della Magna Grecia”. Nel 1972, a venticinque anni, Gianni Versace si trasferisce a Milano per lavorare come disegnatore d’abiti, creando le prime collezioni per Genny e Callagh. Il successo non tarda ad arrivare.
Nel 1978 fonda con il fratello Santo e Claudio Luti la Maison
A colpi di stampati, drappeggi e maglie metalliche, con modelli carichi di sensualità, domina la passerella. “Quando le persone guarderanno a Versace”, dirà il designer, “dovranno sentirsi atterrite, pietrificate, proprio come quando si guarda negli occhi la Medusa”. Il 28 marzo 1978 Versace debutta al Palazzo della Permanente con la prima collezione donna firmata con il suo nome. Con la sua esaltazione del corpo glamour all’ennesima potenza Gianni Versace segnerà profondamente gli anni Ottanta e Novanta. Al suo fianco, ben presto, troveremo anche sua sorella Donatella che, in breve tempo, diventa essa stessa ambasciatrice del mondo Versace, e traghetterà nel nuovo millennio l’azienda di famiglia.
Gianni Versace e la collaborazione con Richard Avedon
Nel 1982 vince l‘Occhio d’oro come migliore stilista, prima di una lunga serie di riconoscimenti nella sua carriera. In questo periodo Versace introduce quegli elementi metallici che diventeranno poi un classico della sua produzione. Contemporaneamente avvia una lunga serie di collaborazioni con l’ambiente del teatro; disegnando infatti i costumi per i più celebri balletti mondiali. Lancia anche il suo profumo Versace l’Homme. Proprio a Parigi, in occasione della presentazione europea del profumo, alla mostra di arte contemporanea vengono esposti lavori di artisti internazionali legati al nome di Versace, e allo stile della sua moda. I giovani sono sempre stati una delle maggiori fonti di ispirazione per Gianni Versace: infatti nel 1983 a Londra Versace interviene a una conferenza sul suo stile, per parlare a un vasto gruppo studenti e presentare la mostra Arte e Moda.
Nel 1986 Gianni Versace riceve da Cossiga il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana
In tutto il mondo iniziano i tributi a Gianni Versace; a Chicago c’è una mostra retrospettiva sul lavoro di Versace dell’ultimo decennio. A Parigi la mostra Gianni Versace Obiettivo Moda illustra i risultati della collaborazione fra Versace e molti fotografi internazionali come Avedon, Newton, Barbieri, Gastel. Nel 1995 Versus, la linea giovane di casa Versace, esordisce a New York, e finanzia la mostra d’alta moda del Metropolitan e quella dedicata alla carriera di Avedon. Gianni Versace collabora con Elton John per aiutare la fondazione di ricerca sull’AIDS del cantautore inglese.
Le creazioni sexy di Gianni Versace
Gli anni Novanta guardano al minimalismo e Gianni Versace dona la sua visione: la moda ripulita da stampe e colori, propone il nero totale. Ben lontano dall’austerità, realizza una collezione post punk, dove l’assenza del colore è dominata da dettagli bondage e spille da balia XL. È il 1992: questo stile carico di sessualità, accompagnerà la rinascita di Lady D dopo il divorzio con il Principe Carlo. A consacrare la creatività sul red carpet internazionale è Elizabeth Hurley quando, nel 1994, in occasione della première del film Quattro matrimoni e un funerale, accompagna l’allora fidanzato Hugh Grant con indosso una delle creazioni Versace che è passata alla storia come il pin dress. Il giorno dopo Elizabeth, vestita con il sensuale tubino nero è su tutti i giornali. È il potere ammaliante della Medusa. È il mito di Gianni Versace.
Alla corte di Versace ci sono top dal calibro di Linda Evangelista, Naomi Campbell, sua grande amica, Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Carla Bruni e Helena Christensen. Madonna diventa la testimonial prediletta delle campagne pubblicitarie.
L’assassinio di Gianni Versace
Gianni Versace aveva una villa strabiliante a Miami Beach Casa Casuarina, davanti alla quale fu assassinato la mattina del 15 luglio 1997 con due colpi di pistola. I primi a soccorrerlo furono il suo compagno, Antonio D’Amico e l’amico Lázaro Quintana. Dell’assassinio, senza movente, fu incolpato Andrew Cunanan, tossicodipendente, dedito alla prostituzione omosessuale, sospettato di aver assassinato in precedenza altre persone, e per questo da tempo ricercato. Cunanan non poté essere interrogato, né a suo carico fu istituito un processo, perché fu trovato morto alcuni giorni dopo. Fu ipotizzato che fosse stato ucciso e comunque che non fosse morto lì dove era stato rinvenuto il cadavere, che fu subito cremato, rendendo impossibile un’eventuale successiva autopsia.
Di Gianni Versace, l’amico Franco Zeffirelli ha detto: “Con la morte di Versace l’Italia ed il mondo perdono lo stilista che ha liberato la moda dal conformismo, regalandole la fantasia e la creatività.” Il corpo di Gianni Versace fu cremato a Miami e l’urna con le sue ceneri venne deposta nella tomba di famiglia, nella villa sul Lago di Como. La prima commemorazione funebre si tenne a Miami, il 18 luglio 1997 presso la chiesa di St. Patrick. La seconda commemorazione funebre, si svolse il 22 luglio 1997 nel Duomo di Milano alla presenza della principessa Diana e Naomi Campbell. In quell’occasione Elton John e Sting cantarono insieme The Lord is my Shepherd.
Le strane coincidenze sull’assassinio di Versace
Recentemente l’abitazione Casa Casuarina di Versace è tornata alla ribalta. Nella splendida magione, dal 2010 hotel di lusso, sono stati trovati lo scorso luglio due cadaveri. Il dato curioso è che il ritrovamento dei due corpi senza vita è avvenuto sempre il 15 luglio, ma di ventiquattro anni dopo rispetto all’omicidio del celebre stilista calabrese. Insomma la figura leggendaria di Gianni Versace sembra ancora aleggiare nel mistero.
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