“Noi che abbiamo l’anima moriamo più spesso”, scriveva Emily Dickinson
La storia della poetessa americana e del successo arrivato postumo, dopo una vita vissuta perlopiù in isolamento custodendo le sue poesie fino alla morte
“Il desiderio del silenzio è raramente un gusto acquisito“, così scriveva Emily Dickinson, una poetessa che del silenzio aveva fatto il suo stile di vita. Cresciuta in un’epoca in cui era reputato sbagliato saper leggere o scrivere per una donna, ha lasciato un’impronta significativa nel mondo della letteratura. Le sue poesie avevano un tocco sensibile e al tempo stesso innovativo, tanto che oggi è ancora una delle poetesse più lette e ammirate di sempre. Quest’oggi, 10 dicembre, di 191 anni fa nasceva Emily Dickinson. Classe 1830, ha vissuto perlopiù in solitudine, legandosi profondamente alla scrittura e ad amori platonici. Figlia di una famiglia borghese, Emily ha trascorso parte della sua vita, a partire dai 25 anni, segregata in camera sua, scegliendo la solitudine come segreto della propria felicità. Ha taciuto anche la sua passione per la scrittura, nascosta agli occhi del mondo. Non a caso, il suo nome ha ottenuto successo soltanto dopo la sua morte.
Emily Dickinson, una vita in solitudine tra amori platonici e storie nascoste
“Quando sentiamo il bisogno di un abbraccio, dobbiamo correre il rischio di chiederlo”. Il suo amore per la poesia era genuino. Tuttavia Emily Dickinson non amava condividere la gioia della scrittura con il resto del mondo. Fin quando è stata in vita, la poetessa ha pubblicato soltanto sette delle sue storie. Ma, poco dopo la sua morte, fu sua sorella a scovare centinaia di poesie che Emily aveva scritto in tutti quegli anni, alcune appuntate su foglietti ripiegati, altre ricamate con ago e filo. Ma nulla era stato lasciato al caso. La scrittrice aveva impilato tutte le sue creature all’interno di un raccoglitore, ben nascosto in camera sua. E sua sorella decise di pubblicarlo. Il primo volume di poesie uscì nel 1890 e fu soltanto il primo di una lunga serie. In seguito furono pubblicate altre poesie della scrittrice ritrovate da sua nipote alla morte della madre. Altre ancora furono ricavate invece dalle lettere che la scrittrice scambiava di continuo con Susan Gilbert, sua cara amica.
“Noi che abbiamo l’anima moriamo più spesso”. Nonostante non avesse ricevuto alcun riconoscimento mentre era ancora in vita, Emily Dickinson ha conquistato di diritto un posto ben preciso nel panorama letterario mondiale. Con il suo linguaggio semplice e brillante, ancora oggi è una delle poetesse più tradotte al mondo. La sua storia ha ispirato la realizzazione di una serie televisiva intitolata semplicemente Dickinson. Ad interpretare la poetessa è Hailee Steinfeld, ad oggi conosciuta anche nell’universo Marvel come Kate Bishop in Hawkeye.
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