Esplosione di Ravanusa: 7 morti e 100 sfollati, gravi danni a 40 edifici
Si cercano ancora 2 dispersi. Il Presidente Mattarella, esprime la solidarietà di tutta l'Italia di fronte al disastro accaduto in Sicilia
Sono al momento 4 i corpi che i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie dell’esplosione a Ravanusa (Agrigento). Restano due dispersi nel disastro di sabato sera 11 dicembre in via Trilussa, dovuto non a una semplice fuga di gas ma probabilmente allo scoppio del metanodotto. Sono in tutto 7 i morti accertati. Poco dopo la tragedia, l’11 dicembre, i soccorritori avevano estratto vive dalle macerie due donne: Giuseppa Montana e Rosa Carmina. Alla comunità di Ravanusa è giunto un messaggio di solidarietà del Capo del Stato, Sergio Mattarella, anch’egli siciliano (di Palermo).
Ricerche a mani nude fra le macerie
Tra i corpi senza vita che i soccorritori hanno ritrovato questa mattina, 13 dicembre, c’è anche quello di Selene Pagliarello. Trentenne, infermiera, era al nono mese di gravidanza. È morto anche il marito Giuseppe Carmina. I due corpi erano al terzo piano del palazzo crollato dopo l’esplosione. Ha perso la vita anche il suocero della donna, Angelo Carmina. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte. I vigili del fuoco non si sono mai fermati, con l’aiuto dei generatori elettrici hanno lavorato, anche a mani nude, tra le macerie. È stato il cane Luna dei vigili del fuoco a individuare, poco dopo le 6.30 di questa mattina, i 4 corpi.
Esplosione, coinvolti 40 edifici
Sono complessivamente una quarantina gli edifici che sono stati coinvolti nell’esplosione. Quattro quelli crollati e tutti gli altri con gravi danni strutturali. Si tratta di un intero isolato – il quartiere Mastro Dominici – a essere stato devastato. E adesso si contano circa un centinaio di sfollati. La procura di Agrigento ha aperto una inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo. Lo ha fatto sapere il procuratore Luigi Patronaggio, al termine di un vertice operativo con Protezione civile, vigili del fuoco, Comune e forze dell’ordine. “L’ipotesi privilegiata“, ha detto il magistrato, è quella di “una fuga di metano“. “Abbiamo posto sotto sequestro un’area di 10 mila metri quadri” ha proseguito rispondendo a una domanda su una presunta criticità nella distribuzione del gas. “Dopo un ulteriore sopralluogo potremmo decidere di mettere in sicurezza altre aree“.
La solidarietà di Mattarella
Il sindaco Carmelo D’Angelo si mostra grato per “l’intervento sinergico e immediato che ha consentito e sta consentendo di soccorrere le persone. Tutto il Paese è con noi, il presidente Mattarella ha espresso vicinanza e solidarietà totali alla nostra comunità”. Ma – è l’appello – “l’attenzione per questa gente deve restare massima, anche dopo questi momenti. Queste persone hanno perso tutto e meritano tutta l’attenzione possibile, di non essere lasciate sole“.
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