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Sanremo 2022, Tim non è più sponsor: “Ma gli inserzionisti fanno la coda”

Dopo 5 anni, di cui 4 come sponsor unico, la compagnia telefonica lascia. E intanto Massimo Ranieri, a 70 anni, è pronto a tornare in gara all'Ariston

Non ci sarà più Tim ma per sponsorizzare Sanremo 2022 c’è la fila“. Così una fonte vicina all’organizzazione del Festival della Canzone italiana ha sintetizzato all’agenzia di stampa Adnkronos il clima di ottimismo sulla raccolta pubblicitaria della kermesse. Si tratta di una manifestazione che negli ultimi anni ha sempre fatto segnare un bilancio largamente positivo tra costi e ricavi dell’evento di punta della programmazione Rai.

Sanremo, Wind in pole position?

Dopo la rinuncia di Tim, anticipata oggi 13 dicembre dal quotidiano Il Messaggero, dunque, nessuna preoccupazione. Secondo il quotidiano romano come sponsor di Sanremo 2022 potrebbe tornare la Wind, magari con i buoni auspici del testimonial Fiorello. Tuttavia gli spazi pubblicitari legati a Sanremo sono sempre richiestissimi, perciò “non c’è nessuna preoccupazione“, spiega la fonte ad Adnkronos. Ciò che si sta consumando è, in fondo, “solo” la fine di un matrimonio con la compagnia telefonica Tim che è stata sponsor negli ultimi 5 anni. Quattro dei quali da sponsor unico. E che nelle ultime settimane ha visto importanti cambiamenti nel top management.

Dalla pubblicità 20 milioni

L’assenza di Tim avrebbe creato anzi un certo fermento tra le aziende dello stesso settore. Le quali in questi anni non avevano potuto accedere alla vetrina del festival, proprio per il ruolo di sponsor unico della società italiana di telefonia e telecomunicazioni. E a Rai Pubblicità l’atmosfera sarebbe assolutamente tranquilla e fiduciosa. D’altronde, nel febbraio scorso, il fatturato pubblicitario del festival si è chiuso a quota 38 milioni di euro. Ovvero uno in più dell’anno precedente, e, a fronte di costi per circa 16 milioni di euro, ha portato nelle casse Rai oltre 20 milioni di attivo.

Ranieri, ritorno in gara a Sanremo

Ma nel giorno in cui cambiano le carte in tavola per le sponsorizzazioni eccellenti, Sanremo 2022 balza alle cronache anche per le canzoni che saranno in gara. Fra gli artisti in competizione ci sarà anche il mostro sacro Massimo Ranieri, a 70 anni suonati. “Torno a Sanremo con una canzone bellissima – ha dichiarato all’Ansa – una grande canzone italiana che, al primo ascolto, ha avuto su di me lo stesso impatto emotivo di ‘Perdere l’amore’. Vado in gara perché da ospite non si prova la stessa adrenalina“. La notizia del ritorno all’Ariston di Ranieri arriva alcuni giorni dopo l’annuncio dei 24 big in gara. Due anni fa Massimo Ranieri fu ospite. Presentò l’inedito Mia ragione e duettò con Tiziano Ferro su Perdere l’amore, il pezzo con cui vinse nel 1988 e canzone tra le più importanti e amate dell’albo d’oro di Sanremo.

Massimo Ranieri
Massimo Ranieri

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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