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Draghi: “Natale più sicuro ma Omicron corre, vaccinatevi”

"Chi non ha assunto il siero ha un rischio morte 17 volte superiore a chi ha la terza dose" spiega il premier alla Camera dei Deputati

All’indomani del nuovo decreto con cui il Governo ha prorogato lo stato di emergenza Covid, quindi anche le regole sul Super Green Pass, fino al 31 marzo 2022, Mario Draghi è intervenuto alla Camera dei Deputati. Il capo del Governo ha reso un’informativa sul prossimo Consiglio europeo, ma la sua relazione si è sviluppata anche intorno al tema della pandemia.

Le vittime di Ravanusa

Voglio prima di tutto ricordare le 9 vittime dell’esplosione avvenuta l’11 dicembre a Ravanusa, in provincia di Agrigento” ha esordito il premier. “Ai loro cari, vanno le condoglianze del Governo e mie personali. È essenziale che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto per accertare le responsabilità. Episodi come questo non devono accadere e sono inaccettabili“. Draghi ha quindi ripetuto in Aula i nomi e l’età di tutte le persone che hanno perso la vita a causa delle esplosione, causata forse dalla rottura del metanodotto.

Per Draghi serve “massima cautela

Dopodiché è entrato nel merito del tema Covid. “L’inverno e la diffusione della variante Omicron, dalle prime indagini, molto più contagiosa, ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia” ha affermato. Anche perché “i contagi sono in aumento in tutta Europa“. Nell’ultima settimana, nell’Ue – ha precisato Draghi – si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100mila abitanti. “In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita. Il Governo ha deciso di rinnovare lo stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela“.

Il Covid oggi e un anno fa

Sulla pandemia di Covid, spiega il premier, “i dati di oggi descrivono un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso. Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297mila. Dodici mesi fa erano 675mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026. Il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629. Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri“.

“Vaccinatevi”, l’appello del premier

Un apporto determinante, rispetto al 2020, lo ha dato e continua a darlo la vaccinazione. “Oggi più dell’85% degli italiani sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, il 20% anche la terza” ha ricordato Draghi parlando alla Camera. “Voglio incoraggiare chi non si è vaccinato a farlo al più presto – è stato l’appello del premier – e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile. Come dimostra l’Iss, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose. E quasi 17 volte rispetto a chi ha fatto la terza. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. E per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come fatto finora“.

Unione Europea Francia Covid
Domani 16 dicembre il Consiglio europeo a cui parteciperà anche Draghi

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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