La variante Omicron del virus sarebbe particolarmente minacciosa in termini di Covid. Lo ha affermato in conferenza stampa a Bruxelles, dopo il Consiglio europeo, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
Covid, ospedali in crisi
“Anche se in questo momento combattiamo ancora contro la variante Delta sappiamo che la variante Omicron si sta diffondendo a un ritmo feroce e ha la potenzialità di ‘bucare’ i vaccini, almeno parzialmente“. “I sistemi sanitari sono sotto pressione, il che è dovuto in parte al gran numero di pazienti non vaccinati. Quindi occorre aumentare la vaccinazione. Includere i bambini sopra i 5 anni, fare le terze dosi e usare le misure preventive“. Omicron, ha spiegato von der Leyen, è una variante “difficile“, che rappresenta una “sfida“. Ma ora “siamo in una posizione migliore” rispetto a un anno fa, grazie ai vaccini. Ora la priorità è “guadagnare tempo, riducendo il più possibile la diffusione della variante tramite la tripla vaccinazione, l’uso delle mascherine e del distanziamento“.
Italia, allarme terapie intensive
In Italia intanto salgono a 9 le Regioni e Province autonome che superano questa settimana la soglia di allerta del 10% di occupazione per casi Covid nelle terapie intensive. Sono Calabria (11,8%), Emilia Romagna (11,9%), Friuli Venezia Giulia (18,3%), Liguria (13,7%), Marche (16,7%), Molise (10,3%), PA Bolzano (18%), PA Trento (21,1%), Veneto (15%). Otto superano invece la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti di area medica. Si tratta di Calabria (20,8%), Friuli Venezia Giulia (22,6%), Liguria (17,9%), Marche (15,6%), PA Bolzano (16%), PA Trento (17,6%), Valle d’Aosta (18,2%), Veneto (16%).
Incidenza dei casi in crescita
Dal monitoraggio settimanale della cabina di regia emerge inoltre che l’incidenza a livello nazionale è in netto aumento. In Italia siamo a 241 casi Covid per 100mila abitanti (10-16 dicembre 2021) contro 176 per 100mila abitanti della settimana 3-9 dicembre 2021. Nel periodo 24 novembre-7 dicembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13. In forte aumento il numero di nuovi contagi Covid non associati a catene di trasmissione (42.675 contro 37.278 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (31% contro 34% la scorsa settimana).
Regioni in zona gialla
Cresce poi, sempre secondo i dati della cabina di regia, la percentuale dei casi Covid rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro il 40%). Mentre resta stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26%). Veneto, Liguria, Marche e Trentino vanno in zona gialla da lunedì 20 dicembre, scatterà perciò l’obbligo di mascherina appena usciti di casa. La Lombardia aumenta i posti letto e resta per il momento in zona bianca. Le nuove quattro Regioni e Province autonome in fascia gialla si aggiungono a Calabria, Friuli Venezia Giulia e provincia di Bolzano.
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