In arrivo il prossimo 1° gennaio 2022 su Sky Cinema e in streaming su NOW, Lasciarsi un giorno a Roma è il nuovo film diretto e interpretato da Edoardo Leo. La pellicola si avvale della produzione di Fulvio e Federica Lucisano. Nel cast vanta inoltre anche Marta Nieto, Claudia Gerini e Stefano Fresi. Oggi 21 dicembre si è tenuta a Roma, presso il Cinema Adriano, l’anteprima nella quale hanno presenziato anche gli interpreti principali.
Separarsi o proseguire insieme? Lasciarsi un giorno a Roma: un film femminile che porta in scena la crisi, ma con ironia
Edoardo Leo ha dunque aperto l’incontro. Il regista ha chiarito fin da subito ciò che volesse raccontare con la pellicola: “Ciascuno, se sei stato lasciato o hai lasciato, nella vita questo passaggio lo ha vissuto.” – proseguendo – “Per quelli della nostra generazione c’è sempre quel momento, quando un rapporto dura da più di dieci anni, di farsi questa domanda. […] E credo che quello che è successo con il lockdown, la mancata comunicazione ha accelerato questo meccanismo di confronto. Ho provato ad indagare dentro le pieghe della difficoltà di separarsi e ho capito che c’è più paura di separarsi che voglia di stare insieme.”
Il regista ha poi svelato il modo in cui i suoi film nascano. Le sue sceneggiature sono infatti frutto di un confronto continuo con il cast: “Non arrivo alla stesura definitiva e poi cerco gli attori, ma arrivo al 60% e poi cerco gli attori. Poi con gli attori arrivo alla fine della stesura.” Edoardo Leo ha ammesso che anche Lasciarsi un giorno a Roma sia stato un progetto in divenire. La pellicola ha avuto difatti origine anche dal dialogo con Claudia Gerini e Marta Nieto. Con quest’ultima ha avuto modi di confrontarsi anche sul punto di vista e sul modo in cui la figura femminile e la separazione vengano recepite in Spagna.
A prendere la parola è stata poi Marta Nieto (co-protagonista e volto di Zoé). Quest’ultima ha confermato le sollecitazioni rivoluzionarie, dal punto di vista della rappresentazione femminile, già portate alla luce da Edoardo Leo: “Abbiamo costruito insieme questa donna complessa e femminista. Ama il lavoro, e indipendente ma allo stesso tempo è sensibile, ha sentimenti e deve affrontare la grande sfida di questa storia: lo ama ancora ma non vuole stare con lui.”
Claudia Gerini su Lasciarsi un giorno a Roma: “Questo è un film rivoluzionario”
Insomma, sembra che Lasciarsi un giorno a Roma sia pronto a lasciare il segno. Pur non muovendosi in territori inesplorati, il lungometraggio ripropone in una chiava insolitamente ironica e non stucchevole la fine di una storia d’amore. E lo fa con un tipo di linguaggio internazionale. Al contempo, guarda alla commedia brillante alla Woody Allen, mostrando una figura della donna lontana dall’immagine del focolare domestico.
Dopo Leo, anche Claudia Gerini nel ruolo di Elena, ha preso la parola. L’interprete ha definito il lungometraggio rivoluzionario, aggiungendo: “Questo è un film rivoluzionario, nel senso che le figure femminili vengono raccontate come donne contemporanee, donne forti con tutte le loro fragilità. Sono donne competenti. […] È difficile vedere film in cui figure femminili sono equiparate a quelle maschili, con tutte le loro catastrofi. […] Le donne devono emanciparsi da loro stesse.” Al contempo, Lasciarsi un giorno a Roma tradisce anche un certo eclettismo di Edoardo Leo – così come ha ricordato Federica Lucisano – che strizza l’occhio anche a un modo di fare di stampo internazionale. In quanto tale, la pellicola “pesca dal cinema italiano ma con canoni stilistici internazionali“, prestandosi dunque anche al di fuori dei confini italiani.
Cosa aspettarsi dunque da Lasciarsi un giorno a Roma
Guai dunque a definire Lasciarsi un giorno a Roma una commedia romantica! Così come ha precisato Edoardo Leo: “Il termine commedia romantica non mi piace tantissimo. Questo e un film sentimentale che parla di sentimenti anche in maniera cinica e profonda.” Il regista nonché interprete protagonista ha ammesso inoltre di aver avuto carta bianca sul finale. In tal senso ha preferito essere “lo specchio dei tempi, invece di essere ‘cinematografici’.”
Edoardo Leo ha poi precisato il rivoluzionario con cui Claudia Gerini ha chiosato il film. E, in fin dei conti, come nel racconto di una storia destinata a naufragare così nel rappresentazione variegata dello spettro della femminilità, il film offre diversi spunti di riflessione. Si tratta, infatti, di una delle rare volte – sul grande schermo – in cui è l’uomo a dover stare al fianco della donna e non viceversa.
Il regista ha poi esteso il discorso anche al di fuori della realtà cinematografica, affermando: “Il punto ed è paradossale che lo raccontiamo in un film del 2021. Non ci stanno abbastanza donne nei posti che contano. È assurdo che si debba fare un film per raccontare che gli uomini debbano ‘rieducarsi emotivamente’. Ci sembra quasi tutto normale ma non lo è. E questo film e un mio modo di vedere le cose: il punto non e tanto la parità, ma sostenere una disparita.” Claudia Gerini, dal canto, suo ha precisato: ”Le stesse mamme vanno rieducate.” Attraverso la fine della coppia, dunque, Lasciarsi un giorno a Roma offre una riflessione sui ruoli di genere, contribuendo a scardinare stilemi frutto di una mentalità patriarcale. Una mentalità che, dalle parole di Claudia Gerini tuttavia, stenta ancora ad essere sradicata.
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