“Bar Stella”, Stefano De Martino debutta stasera con un nuovo programma
Un carosello di chiacchiere, ironia, colori, citazioni, omaggi, canzoni da stasera su Rai2
Rai2 è lieta di invitare i telespettatori tutti all’apertura del Bar Stella. Un originale ‘luogo’, pronto ad ospitare e intrattenere il pubblico con il suo giro di clienti un po’ bizzarri, la Disperata Erotica Band e il personale altrettanto sui
Stefano De Martino al timone di Bar Stella, la nuova trasmissione di Rai2
L’atmosfera è familiare e amichevole, popolare e calda come quella del vero Bar Stella. Si tratta del bar di famiglia fondato cento anni fa dal bisnonno di Stefano De Martino e dove lui ha trascorso la sua infanzia e la sua adolescenza. La stessa scenografia è stata disegnata e in parte ricostruita da foto originali dagli scenografi Cappellini e Licheri, arricchita da alcuni reperti storici provenienti realmente dallo storico bar: una ricevuta, un autografo, una vecchia foto, una pala con cui il nonno faceva il gelato.
I personaggi che animano il bar e che il pubblico imparerà a conoscere puntata dopo puntata, sono: il barista Luciano, che ha velleità di attore (Herbert Ballerina); il cameriere Franco, a cui piace cantare (Franco Castiglia); la cassiera Ambrosia, che vorrebbe fare la soubrette (Ambrosia); la professoressa Marta, di Roma, che è venuta a insegnare al sud (Marta Filippi); Libero Parere, cliente ansioso e indeciso, alla perenne ricerca di un lavoro (Francesco Arienzo); l’
Cosa aspettarsi dal programma
Senza certezza che sia sogno o realtà, compare di tanto in tanto la Niña del Sud, cantante del momento onirico (Carola Moccia).Presenza fissa del bar, la Disperata Erotica Band: formazione in stile Carosone, che suona con strumenti vintage e analogici, accarezzati da grandi musicisti e diretta dal Maestro Pino Perris. Il nome della band riporta ad una canzone di Lucio Dalla, i cui versi ricordano che “l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale’.
Il racconto della vita del “Bar Stella” vuole essere infatti un elogio della “normalità”: in una tv in cui cast, ospiti, musicisti sono sempre presentati come “straordinari”, il “Bar Stella” si pone come un’oasi, un rifugio, un baluardo a difesa dall’inflazione dei superlativi. Per rispolverare una tipologia di rapporto umano che si va via via perdendo: quella della chiacchiera da bar, appunto, priva di aggressività, attenta e curiosa dei racconti altrui, caratterizzata da una leggerezza calviniana che non vuol dire superficialità.
La vera storia del locale
Il Bar Stella è un luogo storico realmente esistito in una grande piazza di Torre Annunziata, vicino Napoli, paese natale di Stefano De Martino. È stato un bar di paese frequentatissimo, grazie alla posizione strategica ma anche grazie allo stile fra il familiare e l’imprenditoriale di Don Michele, che fondò il bar esattamente cento anni fa lasciandolo poi, a seguire, al figlio Stefano e al genero Enrico, rispettivamente bisnonno, nonno e papà di Stefano De Martino.
Don Michele, negli anni ’50 acquistò uno dei primi televisori di Torre Annunziata e i clienti si riunivano numerosi per vedere Lascia o Raddoppia e i primi varietà della Rai. In alcune sere particolari Don Michele ingaggiava alcuni personaggi famosi affinché si esibissero nel grande salone del Bar Stella. Si racconta che siano passati di lì Claudio Villa, Little Tony, Mario Merola, Roberto Murolo, Nino Taranto, Corrado… Intorno al piccolo palco di pertinenza dell’artista, su un vicino divanetto, un tavolino o uno sgabello da bar, gli avventori potevano assistere o anche in un secondo momento discutere insieme della performance o degli argomenti del giorno, in un variegato vociare di clienti, addetti al bar, ospiti fissi o clienti occasionali frettolosi.
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