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Carnevale di Rio, saltano le parate. Che succede a Venezia e a Viareggio

In laguna puntano a resistere all'ondata di Covid, sulla riviera versiliese non si esclude un rinvio del Carnevale anche solo di pochi giorni

Le autorità di Rio de Janeiro, in Brasile, hanno annunciato l’annullamento delle celebrazioni di strada del Carnevale del prossimo mese. Troppi i casi di Covid-19 a causa della variante Omicron. È il secondo anno consecutivo che la pandemia blocca i festeggiamenti del carnevale. Quest’anno avrebbero dovuto svolgersi dal 25 febbraio al primo marzo.

Rio, niente ‘blocos’

Le parate di strada delle bande musicali chiamate blocos durano giorni e sono diverse dalla più nota processione delle scuole di samba che si svolge nel Sambadromo di Rio. Il Sambadromo può contenere 70mila persone in uno stadio che permette alle autorità di controllare coloro che entrano. “Il Carnevale di strada, data la sua natura e il suo aspetto democratico, rende impossibile qualsiasi tipo di controllo“, ha detto il sindaco Eduardo Paes. L’arrivo della variante Omicron, altamente contagiosa, insieme a un aumento dei raduni per il Natale e il Capodanno, ha visto i casi di Covid salire alle stelle a Rio. Finora, però, l’aumento dei casi non ha portato a una crescita significativa né dei ricoveri ospedalieri né dei decessi.

Carnevale Venezia

Carnevale di Venezia

E in Italia cosa succede? In questi primi giorni dell’anno il Comune di Venezia ha bocciato l’idea, avanzata da alcuni medici, di spostare alla prossima estate l’edizione del Carnevale. La kermesse resta in calendario nei 18 giorni dal 12 febbraio al primo marzo. L’anno scorso, in piena pandemia, i festeggiamenti si erano tenuti via streaming. “Se noi annullassimo oggi il Carnevale il messaggio che uscirebbe nel mondo è che Venezia è una città insicura” ha dichiarato ad Antenna Tre l’assessore al Turismo Simone Venturini. “Faremmo molta fatica a ripartire ad aprile con la Biennale“. Del resto mascherine ed eventi non erano spariti nemmeno l’anno scorso, nel 2021. L’anno precedente, l’edizione 2020 era stata bruscamente interrotta in corsa visto l’allarme sanitario in atto (proprio il momento in cui scoppiava la pandemia). “Quest’anno le cose andranno diversamente e nel pieno rispetto delle regole” ha assicurato Venturini.

Carnevale di Viareggio

Al momento resta confermato anche il Carnevale di Viareggio. Le date? 12-20-24-27 febbraio e 1 marzo. “Diciamo che restiamo alla finestra, non con le mani in tasca, ma in attesa degli eventi” ha spiegato Marialina Marcucci, la Presidente della Fondazione Carnevale. “La nostra analisi deve tener conto dei costi e dei benefici” ha affermato, secondo quanto riporta La Nazione. Quindi “l’unica cosa certa che mi sento di dire è che una ulteriore edizione con solo 5mila ingressi non reggerebbe economicamente. Ciò premesso ci aspettavamo un ingresso al 75% della capienza mentre adesso si parla di un 50% e questo sarebbe ancora finanziariamente sostenibile.” L’alternativa sarebbe un Carnevale nuovamente posticipato. “Tutte le ipotesi sono al vaglio – ha confermato – Dal 7 di gennaio in poi avvieremo i confronti con Comune, Regione e Prefettura e credo che per la metà di gennaio sapremo qualcosa di più preciso.”

Carnevale Viareggio

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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