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Ces, torna la fiera tech globale (ma con molte defezioni)

Dopo l'annullamento dell'edizione 2020 per Covid adesso di nuovo gli stand come prima. Per prudenza chiusura anticipata di un giorno

Comincerà domani 5 gennaio il Ces (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, la più importante fiera di tecnologia al mondo. Le continue defezioni da parte dei colossi e l’incremento dei contagi Covid-19 da variante Omicron negli Stati Uniti hanno però spinto gli organizzatori ad accorciare il programma. E di conseguenza ad anticipare la chiusura della manifestazione al 7 gennaio: un giorno prima della data originale dell’8 gennaio.

Il ritorno del Ces dopo il lockdown

Nelle ultime due settimane, compagnie come Meta, Twitter, Amazon, Lenovo, Google, Microsoft, Msi e Amd, hanno ritirato la loro partecipazione al Ces. In parte sostituendola con eventi in streaming. Presenza cancellata anche per Bmw e Mercedes, due dei principali espositori dei padiglioni dedicati alle novità per l’automotive. L’edizione dello scorso anno, nel mezzo della pandemia, non si era tenuta. In un comunicato inviato ad aziende partecipanti e ospiti, tra cui i giornalisti, la Consumer Technology Association ha confermato nuovamente lo svolgimento della kermesse, sottolineando la presenza di oltre 2.200 espositori in loco. Con l’aggiunta di altri 143 marchi su quanto previsto.

Molte rinunce, qualche conferma

Si applicheranno al Ces di Las Vegas misure ulteriori di sicurezza: maggiore distanziamento nei pressi degli stand e tamponi gratuiti per i visitatori. Nonostante la volontà di proseguire da parte della CTA, c’è il rischio che il Consumer Electronics Show perda gran parte del clamore mediatico che genera nei giorni dello svolgimento e in quelli successivi. Proprio a causa delle rinunce dei nomi più importanti. Restano ancora in piedi le conferenze di Samsung, Lg e Qualcomm, a partire già da domani 5 gennaio, come anticipo della fiera. Las Vegas si trova nella contea di Clark, in Nevada, un’area considerata a rischio elevato dai vari analisti sulle infezioni di Coronavirus negli Stati Uniti. Come riportano sia il New York Times che il sito del Nevada Department of Health and Human Services.

Il Ces e i contagi Covid negli Usa

I comunicati delle aziende sono tutti molto simili ed includono sempre la medesima formula. “Riteniamo la sicurezza e la salute dei nostri dipendenti e dei nostri partner come la nostra priorità numero uno. Con questa premessa, a causa del picco di contagi in tutto il Paese registrato la settimana scorsa, abbiamo deciso di annullare la nostra partecipazione“. Difficile, oggettivamente, dar loro torto. Negli Stati Uniti si sono registrati un milione di nuovi contagi da Coronavirus nelle ultime 24 ore. Nell’ultima settimana i Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) hanno registrato una media di 316mila infezioni al giorno. Non è ancora detto, inoltre, che si sia raggiunto il picco dei contagi, spinti dalla variante Omicron.

Ces Usa Tecnologia
Foto Twitter @CES

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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