Poche ore e arriverà su tutta Italia un netto peggioramento delle condizioni meteo. Addio all’anticiclone africano: una perturbazione gelida che proviene dal Nord Europa si appresta a interessare l’Italia con precipitazioni via via più forti. Successivamente farà irruzione un’ondata di aria artica su tutto il nostro Paese. Il team del sito ilMeteo.it avvisa che nelle prossime ore piogge diffuse dal Nord Ovest – soprattutto Liguria e Lombardia – si porteranno verso il Nord Est. In tutta quell’area si formerà un vortice ciclonico. Nel corso della sera e della notte la bassa pressione attirerà venti violenti di Bora e poi Grecale aggravando ulteriormente la situazione meteo su Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna.
Meteo fra neve e freddo
La neve scenderà abbondante su tutte le Dolomiti e le Alpi orientali anche in valle, mentre potrebbe fare la sua comparsa anche sulle pianure del Nord Est. Accompagnata, inoltre, da fortissimi venti. La perturbazione meteo si estenderà anche alla Toscana, all’Umbria e a tratti pure sul Lazio. Nel giorno dell’Epifania, 6 gennaio, l’Italia subirà una sferzata di venti gelidi settentrionali che faranno crollare le temperature anche di 15 gradi a 1500 metri di quota. Il tempo sarà instabile soprattutto al Centro con piogge sparse e nevicate in collina, al Nord tornerà il sole dopo l’instabilità mattutina in Emilia, con fiocchi fino a Bologna.
Prima il Nord Est, poi il Sud
Nella notte, spiegano gli esperti sul sito potrebbero essere imbiancate anche Vicenza, Padova, Venezia, Udine. La neve potrebbe cadere in generale in diverse zone dell’Emilia-Romagna, fino a Cesena. Il meteo nel corso del weekend (8 e 9 gennaio)? L’aria fredda continuerà a soffiare su tutte le regioni, le precipitazioni interesseranno sabato il Sud, mentre domenica una nuova perturbazione meteo raggiungerà il Centro con piogge e nevicate a quote sempre più basse e fin sulle coste adriatiche in nottata.
Fine dell’anomalia termica
Termina dunque, con l’Epifania, l’anomalia termica che ha investito l’Italia a cavallo di Capodanno. Un fenomeno meteo che si è rivelato particolarmente sensibile nelle regioni centro-settentrionali, dove i valori non di rado sono rimasti superiori alla media stagionale anche di 10 gradi. E il clima si era già preannunciato eccezionalmente mite soprattutto sulle aree alpine, dove si sono osservate anomalie termiche perfino più pronunciate. Non è mancata la nebbia, che in molte zone ha ostacolato la visibilità. E ha impedito al termometro di raggiungere valori particolarmente elevati. Nella notte di Capodanno nebbie diffuse e localmente fitte hanno interessato anche le pianure. E non solo perché le coste adriatiche del Nord Italia sono rimaste coinvolte.
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