Caso Djokovic, Visto rilasciato dal giudice per entrare in Australia. Ora si attende la risposta di Canberra
Il serbo può difendere il titolo all'Australian Open, ma l'esecutivo prima della sentenza come aver avuto il Covid non garantiva l'esenzione medica
Novak Djokovic ha vinto il ricorso sul visto, quindi tecnicamente è libero di entrare nel paese e giocare l’Australian Open. Rincorrendo quel 21esimo titolo dello slam che lo farebbe diventare il tennista più vincente di tutti i tempi. Il giudice del tribunale di Melbourne ha non solo annullato la cancellazione, ma ha condannato il governo del paese a pagare le spese legali. Ora si attendono le mosse del governo, che può ancora espellerlo dai confini australiani. Secondo quanto riporta 10 News First, il Ministro dell’Immigrazione Alex Hawke ha 4 ore di tempo per esercitare il suo potere di espulsione. Se ciò dovesse avvenire per il serbo scatterebbe il divieto di rientro in Australia per i prossimi tre anni.
Caso Djokovic: l’udienza sul visto e le posizioni dei legali
Il giudice incaricato del caso Anthony Kelly ha annullato la cancellazione del visto di Novak Djokovic a cui verrà ora restituito il passaporto. La sentenza ha disposto il rilascio immediato dalla detenzione come immigrato irregolare. L’udienza ha vissuto fasi travagliate: doveva iniziare nella notte italiana, ma ha subito prima un rinvio per “motivi tecnici“. Il server della corte risultava inaccessibile al pubblico – probabilmente per l’altissimo numero di accessi contemporanei – e recava l’avviso “Temporary disruption“.
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