Un Silvio Berlusconi “abbastanza triste” secondo la descrizione di Vittorio Sgarbi alla trasmissione Un giorno da Pecora, su Rai Radio 1 fa da cornice a un’altra giornata interlocutoria sul Quirinale. Dopo lo schiaffo di Matteo Salvini, che ieri 17 gennaio ha dichiarato di volere fare presto “un nome convincente per tanti se non per tutti” per il Colle, è chiaro per il Cavaliere le possibilità di diventare Capo dello Stato sono in netto ribasso.
Come è noto, Sgarbi in queste settimane ha aiutato il leader di FI a contattare i parlamentari in vista della scelta del Presidente della Repubblica. “Ci devono essere delle inquietudini di natura psicologica – ha detto Sgarbi su Rai Radio 1- non degli elettori, ma nel candidato, perché è rimasto a Milano.” “Credo che questa, come dire, pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via d’uscita onorevole, con un nome che sia gradito a lui, forse Mattarella“. L’operazione, Quirinale, aggiunge il critico d’arte, “si è fermata, oggettivamente“.
E torna a dire la sua, con tono da kingmaker del prossimo inquilino del Quirinale, anche Matteo Salvini. “Chiunque sarà al Governo nei prossimi mesi – dice Matteo Salvini -, io penso Draghi, dovrà intervenire per scongiurare un’emergenza come quella del caro bollette su imprese, famiglie e lavoratori“. “Come sapete il Centrodestra all’unanimità ha chiesto a Berlusconi di candidarsi e tocca a lui sciogliere la riserva“, ha spiegato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. “Il dibattito è aperto. Tutti vogliamo un presidente che raggiunga il maggior numero di consensi e che sia garante della costituzione“, ha aggiunto Tajani.
“La prima mossa per il Quirinale tocca al Centrodestra. Mi sembra che ci sia un po’ di confusione, di nebbia in campo, vediamo cosa succederà nei prossimi giorni” ha affermato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a Mattino Cinque. “L’importante è che, al di là delle tattiche, ci sia una personalità che garantisca l’Italia per i 7 anni che verranno” ha sottolineato. “Il Presidente della Repubblica è fondamentale, è un guardiano silenzioso delle istituzioni. È una scelta da fare con saggezza“.
Sarebbe invece la senatrice a vita Liliana Segre la candidata ideale al Quirinale di Giuseppe Conte e del Movimento Cinque Stelle, secondo Adnkronos. L’ex premier avrebbe esposto ai suoi diverse ipotesi. Ma sono due le opzioni prevalse nell’incontro finito a tarda notte. Candidare una personalità come Segre – che diverrebbe la candidata di bandiera del M5S – oppure lasciare l’Aula se il Centrodestra continuerà a puntare su Berlusconi. Questa seconda opzione sarebbe indispensabile per evitare eventuali rischi nella ‘quarta chiama’, quando il quorum scenderà. E il Cavaliere a sorpresa potrebbe persino spuntarla.
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