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Covid, 6 regioni cambiano colore. Gli psichiatri: “Ipocondria da virus”

Nuove zone arancioni e gialle da domani. La Società di psichiatria chiede attenzione al linguaggio per non alimentare ossessioni e paure

Dal 24 gennaio aumenteranno le regioni in zona arancione, così come quelle in zona gialla, rispetto al rischio Covid. A passare dal bianco al giallo saranno Puglia e Sardegna; a tingersi di arancione saranno invece Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. La conferma è arrivata ieri 22 gennaio tramite l’ordinanza che ha firmato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a seguito dei dati su contagi e ricoveri dell’Istituto superiore di sanità.

Covid, mascherine FFP2

Con le nuove misure imposte dal Governo, valide fino al 31 gennaio 2022, tra zona bianca e gialla ci sono poche differenze. Finora l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto qualificava la zona gialla ma con l’ultimo decreto anti Covid si è stabilito di estendere questa misura. Si è stabilito di rafforzare l’uso della mascherina in tutta Italia, visto che per accedere a bus, metro, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la FFP2.

Zona arancione: limiti ai senza Pass

Da domani, per la stragrande maggioranza di chi abita in Piemonte, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Sicilia – regioni che da gialle diverranno arancioni – la vita quotidiana cambierà poco. Le restrizioni, infatti, riguarderanno soltanto le persone senza Green Pass. In zona arancione le persone che non hanno il Green Pass – né quello rafforzato né quello base – possono spostarsi verso un altro comune o un’altra regione “solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”. Occorre in questi casi la stessa autocertificazione del 2020 e 2021, introdotta durante l’emergenza.

Covid Tampone Quarantena
Uso limitato del Pass base, ottenuto da tampone negativo

Super Pass quasi ovunque

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, il 31 gennaio, il decreto Natale prevede inoltre l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione anche al banco in bar e ristoranti. Estensione dell’obbligo di Super Green Pass al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per musei e mostre. Super Green Pass al chiuso, inoltre, per i centri benessere, centri termali (salvo eccezioni), parchi tematici e di divertimento. Così come per centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso, e per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. È inoltre scattata l’obbligatorietà del Pass base anche per recarsi nei centri estetici e dai parrucchieri.

Ipocondria da Covid, pericolo concreto

Sulla realtà quotidiana del Covid lancia un allarme la Società italiana di psichiatria (Sip). Secondo gli psichiatri nel nostro Paese incombe la minaccia di una nuova forma di ipocondria, quella che deriva proprio dall’ossessione del virus. Per combatterla “alcuni accorgimenti possono concorrere a disinnescare l’escalation nelle manifestazioni compulsive dei sintomi e a ridimensionarne il peso” afferma una nota della Sip. “Bisogna smettere di fare riferimento ai grandi fenomeni del passato come la peste, l’influenza Spagnola o la prima guerra mondiale.” “Questo modo di parlare agli italiani rischia di rendere le persone più sensibili invece di responsabilizzare e rendere più attivi i comportamenti che possono limitare la diffusione del virus“. “Dire che il Covid ci sta trasformando in una società di malati non è vero – evidenziano in una nota Massimo di Giannantonio, ed Enrico Zanalda, co-presidenti Sip – ma di ipocondriaci sì: è un pericolo concreto.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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