Con Ti amo non lo so dire, Noemi torna sul palco dell’Ariston del 72° Festival della Canzone Italiana. Un brano di spessore, profondo e consapevole. Scritto da Dario Faini, Alessandro Mahmoud, Alessandro La Cava e prodotto da Dorado Inc. La canzone in gara a Sanremo, racconta la trama di quel coraggio nel superare la paura di prendere una certa posizione: “Ti amo non lo so dire, è una canzone che ho tantissimo nel cuore. Sono molto contenta di poterla cantare al Festival stasera“, ci racconta Noemi durante la conferenza stampa svoltasi in streaming oggi 1 febbraio 2022 a poche ore dal debutto della prima serata del Festival di Sanremo. “Mi esibirò per terza” continua Noemi onorata per la posizione in scaletta. In questo nuovo brano la cantante ci racconta un tassello in più di quello che sta vivendo. Come se lo aggiungesse ai precedenti.
“Sto usando tanto la musica per fare questo” spiega l’artista. Se con Glicine ha sottolineato quanto si sia messa a fuoco attraverso un racconto molto interiore, con Ti amo non lo so dire Noemi ci porta in un mondo parallelo nel quale si ha difficoltà a pronunciare alcune parole. E nel momento in cui avviene il cambiamento si ha la stessa difficoltà poi nel ristabilire il contatto con le proprie emozioni e con le persone che orbitano accanto. “Ti amo non lo so dire è una metafora pazzesca. Quando dici ti amo sei totalmente senza nessun tipo di barriera e credo che sia la cosa più coraggiosa che si può dire a qualcuno. Ed è una metafora incredibile per raccontare questa volontà – aggiunge Noemi.
Sul palco del Teatro Ariston Noemi sceglie un testo autobiografico
Grande energia sul palco dell’Ariston con Ti amo non lo so dire. Un pezzo complesso da cantare perché è altrettanto agile la melodia. Un fraseggio moderno che porta Noemi nelle condizioni di potersi misurare e alleggerire – come spiega nel corso della conferenza stampa – un po’ il suo timbro. “Sarà una bella sfida“, esclama la cantante che la si vedrà ben presto tagliare il nastro del suo settimo Festival nonché secondo consecutivo.
Noemi è una donna che ha trovato il suo equilibrio mente/corpo. Una ricerca che è iniziata già da qualche tempo e che ne ha lasciato tracce la stessa Glicine. Ma oggi con quali occhi si guarda Noemi dopo aver conosciuto ogni sfaccettatura del suo cambiamento? “Forse mi vedo. Dopo un po’ di tempo che mi sfuggivo in qualche modo ho di nuovo il coraggio di vedermi. Perché quando hai la percezione che su certe cose si può lavorare – ma non penso solo esteriormente ma anche interiormente – forse sei più propositivo. Io mi guardo con molta propositività e sono contenta. Oggi si parla molto dell’inclusività, che è bellissima. Però, anche pensare di poter lavorare su noi stessi è altrettanto bellissimo. Non togliamo niente a nessuno. Basta che non lo imponiamo agli altri”, racconta a noi di VelverMAG curiosi di scoprire con quali occhi Noemi si guarda oggi.
Noemi, in equilibrio tra coraggio e sensibilità
In merito al brano che la cantante porterà ben presto sul palco del Teatro Ariston, l’autobiografia è la corniche che supporta il testo della canzone in concorso. Ed è a tal riguardo che le chiediamo se, portare un pezzo che narra se stessi – senza porre nessun velo dietro il quale nascondersi – ci sia più bisogno di coraggio o più sensibilità?
“Per me ci vuole un gran coraggio perché io ti amo non è che lo so dire. Credo sempre di trovare delle parole che non sono poi a favore. Nelle canzoni invece riesco a dire le parole che magari nella vita di tutti i giorni non riesco neanche ad afferrare. Credo che ci voglia un gran coraggio. Perché ci vuole coraggio a portare le proprie parole sul palco e le proprie fragilità. Ma anche una grande sensibilità per non essere troppo ridondanti. Voglio sperare tantissimo che le persone che ascolteranno questo pezzo ci si ritroveranno, o ritroveranno un pezzo di loro, della loro storia. Chissà? Speriamo!”.
LEGGI ANCHE: Al via il Festival di Sanremo: come si divideranno gli artisti nelle prime due serate