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Boris Johnson tenta di salvarsi azzerando la squadra di governo: inizia il rimpasto

Il Primo Ministro prova a contenere la crescente ribellione dei conservatori dopo il "Party-Gate"

La linea seguita da Boris Johnson è oramai chiara. Il Primo Ministro inglese non si dimetterà dal proprio ruolo al governo, ma è pronto ad azzerare la propria squadra con un rimpasto totale. Il Party-Gate, che l’ha posto al centro dell’attenzione mediatica, aveva prodotto la richiesta di dimissioni da parte del suo stesso partito, come dell’opposizione. Nell’ultima seduta del parlamento, però, Johnson ha cercato di offrire una soluzione a chi lo contrasta soprattutto tra i Tories.

Boris Johnson sacrifica la propria squadra in Parlamento

I Latini avrebbero detto “mors tua, vita mea”, una filosofia di vita che il Primo Ministro Boris Johnson sembra aver fatto propria, forse per via dei suoi studi classici. Durante l’ultima seduta del Parlamento, infatti, ha brandito l’ascia tagliando fuori dal governo molti nomi illustri. Il primo nome a saltare via è stato quello del leader dei Tory, Mark Spencer. Johnson ha assegnato a Jacob Rees-Mogg un nuovo ruolo per la Brexit. Spencer è stato mandato via dopo mesi di prestazioni insufficienti che lo hanno visto accusato di una serie di ribellioni contro il Primo Ministro proprio interni al partito.

 

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Una mossa con cui tenta di ottenere il favore di quella larga fetta del partito Tory che chiede le sue dimissioni. L’ex leader dell’Eurosceptic European Research Group diventa ministro per le opportunità Brexit e l’efficienza del governo. È una mossa che comunque non esclude completamente Spencer dal governo, poiché rimane un membro del gabinetto.

I sondaggi delle ultime ore: i Tory perdono consensi

Boris Johnson è intenzionato a tenere dalla sua parte la maggioranza Tory in vista di un probabile voto di fiducia sulla sua leadership, se le voci di dissenso continuassero a crescere. E mentre esclude le sue dimissioni, dunque, ha offerto un rimpasto ai più scettici del suo partito. Bo-Jo ha nominato Chris Heaton-Harris, il parlamentare di Daventry e ministro per l’Europa, come il nuovo incaricato di riportare la disciplina al governo. Altro volto nuovo è quello di Guto Harri, già presente nello staff di Johnson quando era sindaco di Londra, diventato ora suo direttore della comunicazione. E presto potrebbe anche arrivare l’annuncio della nomina del nuovo segretario permanente. Secondo i più potrebbe essere quella di Dame Emily Lawson, la specialista che è stata a capo del programma vaccinazione dell’Nhs.

Come riportato dal Daily Mail, inoltre, il Primo Ministro, nella mattinata di oggi, ha riunito i suoi ministri più anziani a Downing Street mentre un nuovo sondaggio mostrava che i laburisti stavano ottenendo un vantaggio di 10 punti. Il sondaggio di Redfield e Wilton Strategies, condotto ieri, ha visto il Labur Party al 42%, in aumento del 2%, mentre il Tory Party è dato in calo dell’1% e del 23%.

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Roberta Gerboni

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Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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