E’ musica, è calcio, come pure un pezzo di storia della cultura popolare del nostro Paese. S’intitola Amici Fragili la nuova produzione teatrale in scena il prossimo 15 febbraio al Teatro Duse di Bologna che vede protagonista lo story-teller sportivo Federico Buffa. Lo spettacolo racconta un incontro speciale, quello tra uno dei calciatori più amati del nostro calcio, Gigi Riva e Fabrizio De André.
Amici Fragili è diretto da Marco Caronna, sul palco anche in veste di musicista (chitarre, voci) insieme ad Alessandro Nidi (pianoforte). I testi sono di Federico Buffa e Marco Caronna.
Buffa racconta l’incontro tra Rombo di Tuono e Faber
Il racconto parte da un giorno preciso: è il 14 settembre del 1969. Al termine della partita di campionato a Genova, nella stagione in cui il Cagliari di Gigi Riva avrebbe vinto l’unico, storico scudetto, il suo fautore “Rombo di Tuono“, come lo chiamava il grande Gianni Brera – per la potenza del tiro e la prolificità – va a trovare Fabrizio de André nella sua casa genovese. Due mondi lontanissimi accomunati dal silenzio e dal desiderio di stare sempre dalla parte degli altri randagi, un po’ come si sentivano loro. Ma non solo: condividono l’amore per la Sardegna, il suo popolo, il mare. E si intrecciano anche i colori: il rosso e il blu, sia del Cagliari, sia del Genoa. E condividono anche un grande pubblico che li segue sul campo e nella musica.
Preghiera in gennaio per Luigi Tenco
Lo spettacolo regalerà poi agli spettatori una canzone che li unisce: Preghiera in gennaio che Fabrizio De André scrisse tornando dal funerale dell’amico Luigi Tenco. Riva, infatti, ascolta il brano ossessivamente e ne vuole parlare con chi quella preghiera l’ha scritta.
Non è facile deve scalare prima il suo di silenzio, e poi aspettare i silenzi del cantautore e anche il suo dolore, che la canzone urla tutta. Nel cuore della notte i due cominciano a parlare e continueranno fino all’alba, anche di un ‘maître à penser’ di Fabrizio, Georges Brassens, ispiratore anche di una certa propensione all’anarchia del più forte attaccante della storia del nostro calcio. Fabrizio regala a Gigi la sua chitarra, Gigi regala a Fabrizio la sua maglia numero 11. Non si vedranno mai più: De André ci ha lasciati trent’anni dopo quell’incontro che è diventato teatro.
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