Cala al 12%, secondo le rilevazioni di Agenas, la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid. In 10 regioni italiane, tra cui Lombardia, Marche e Piemonte, diminuisce il numero assoluto dei ricoverati gravi per Sars-CoV-2. In controtendenza, invece, Molise, Calabria e Friuli Venezia Giulia. Stabile al 25% l’occupazione dei reparti di area medica, ma la percentuale è in crescita in 8 regioni. Questi gli ultimi dati disponibili sulla pandemia in Italia. Numeri e cifre che sembrano confermare l’inizio di una nuova fase della lotta al virus del Sars-CoV-2. Una fase meno complicata in cui il sistema sanitario, sia pure ancora in affanno, comincia a tirare il fiato e guarda al futuro con più fiducia.

“Vaccino Covid contro tutte le varianti”

Dall’Istituto superiore di sanità fanno sapere che è in arrivo un vaccino efficace contro tutte le varianti del Covid. Lo confermerebbero i buoni i risultati di uno studio preclinico che l’Iss ha svolto. A oggi “il 91% delle persone sopra i 12 anni si è vaccinato con la prima dose“, ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Oggi 14 febbraio, intanto, giornata di nuove proteste dei cittadini No Pass e No Vax, in vista dell’obbligo di effettuata vaccinazione, e quindi di Super Green Pass, sul posto di lavoro. Una nuova regola varata il 6 gennaio che scatterà da domani 15 febbraio per gli over 50.

Studio sulla protezione a 6 mesi

Secondo uno studio del Jolla Institute for Immunology in collaborazione con l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, le varianti, compresa Omicron, almeno per sei mesi non riescono a bucare la protezione offerta dai linfociti T sviluppati dopo la vaccinazione anti Covid. Ciò accadrebbe per tutti i vaccini disponibili. Nel dettaglio, analizzando le cellule T di persone vaccinate con 4 differenti vaccini, i ricercatori hanno osservato che la reattività delle cellule T a sei mesi è in media dell’87-90% rispetto a quella iniziale post-vaccinale. E scende all’84-85% contro Omicron, indipendentemente dal vaccino ricevuto.

Speranza: “Gli over 50 rischiano

A sottolineare l’importanza di continuare a pieno ritmo la campagna vaccinale è intervenuto il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Più asciughiamo l’area dei non vaccinati più il Paese è in sicurezza” ha detto alla trasmissione Mezz’ora in più ieri 13 febbraio su Rai Tre. “Dal 15 c’è obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro – ha insistito Speranza – è una strategia giusta e mirata. È un provvedimento mirato per le persone over 50 non vaccinate che più rischiano di essere ospedalizzate se infettate. Per Speranza si tratta di una scelta “che ci mette nelle condizioni di guardare con più fiducia ai prossimi mesi“.

Agli over 50 fare il tampone non basterà più per poter lavorare

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