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Sondaggi, corsa a due PD-FdI. La strada stretta di Draghi fra i partiti

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Si polarizza la competizione politica italiana fra i partiti, all’inizio dell’ultimo anni di legislatura, prima delle elezioni politiche previste nel 2023. Nella Supermedia dei sondaggi di oggi 18 febbraio, per l’agenzia di stampa Agi, YouTrend evidenzia quella che appare come una corsa a due tra Partito Democratico in testa con il 21% dei consensi, e Fratelli d’Italia in costante crescita al 20,4%. Altri sondaggisti danno lo schema capovolto: FdI primo e Pd secondo, ma la sostanza non cambia.

Partiti, la strana coppia Letta-Meloni

Il punto su cui si riflette nelle segreterie dei partiti è che sta progressivamente crescendo, settimana dopo settimana, il divario fra la ‘strana coppia’ Letta-Meloni e ‘il resto del mondo’, politicamente parlando. La Lega, in particolare, perde lo 0,3% in due settimane e tocca un nuovo record storico negativo, mai raggiunto dall’inizio della legislatura, 4 anni fa. Il Movimento Cinque Stelle – in crisi di leadership dopo l’ordinanza del Tribunale di Napoli che ha delegittimato Giuseppe Conte, e l’intervento di Beppe Grillo a causa dell’azzeramento delle cariche – scende al 14,3%.

Il segretario del PD, Enrico Letta

Federazioni: 2+2 non fa 4

Alle spalle di Forza Italia (8,3%) fa registrare una flessione anche la federazione tra Azione e +Europa, che perde mezzo punto in due settimane. Se all’inizio dell’avventura federativa tra questi due partiti la somma dei loro consensi raggiungeva il 5%, oggi il calo è di quasi un punto. A conferma di una vecchia regola della politica, per cui due più due non fa quattro.

Il peso dei referendum

Ma in questi giorni i partiti e la politica discutono molto di referendum. Soprattutto dei giudizi di ammissibilità e inammissibilità che ha emesso la Corte Costituzionale. A far scalpore sono state in particolare le bocciature relative ai quesiti sulla legalizzazione dell’eutanasia e alla legalizzazione della cannabis. Due grandi temi su cui la maggior parte degli italiani sembrava ben disposta a esprimersi.

La presidente di FdI, Giorgia Meoni

Legge sul suicidio assistito

I partiti, dunque, devono affrontare in Parlamento questi temi. Ieri 17 febbraio sono cominciate le votazioni sul testo di legge che consente il suicidio assistito, pratica differente dall’eutanasia legale a cui puntava il referendum. L’Aula di Montecitorio ha respinto i primi due emendamenti di Forza Italia e della Lega soppressivi dell’intero provvedimento. La strada però è lunga, così come su tutti i grandi temi di quest’anno. A cominciare dall’attuazione delle riforme del PNRR che l’Unione europea chiede per erogare i fondi del Recovery, il piano Next generation EU.

Partiti in campagna elettorale

Il timore di molti è che i partiti siano già entrati in campagna elettorale. Se così fosse per il Governo Draghi il cammino dei prossimi mesi diverrebbe particolarmente arduo. Le avvisaglie non mancano perché ieri in Commissione a Montecitorio il Governo è stato sconfitto su 4 emendamenti al decreto Milleproroghe, fra cui quello sul raddoppio del tetto del contante da 1.000 a 2.000 euro.

Draghi e i partiti, rapporto difficile

Su Draghi si sono costruiti castelli di illusioni” ha detto il filosofo Massimo Cacciari a Piazzapulita dopo la giornata di fibrillazioni nella maggioranza. “Ha una grande credibilità internazionale, ma non sognate che possa fare le riforme. Queste cose si affrontano con strategie e maggioranze politiche.” I partiti “lo hanno costretto a restare” a Palazzo Chigiper non andare a elezioni anticipate“. Ora i partiti “si mettono pure a fare la campagna elettorale. Per Draghi sarà dura”.

LEGGI ANCHE: Traghetto in fiamme nella notte al largo di Corfù

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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