Tennis, Un’infortunio ferma Berrettini ad Acapulco. Sinner batte Murray a Dubai
Esce perdendo malamente anche Sonego in Messico. Esordio a MasterChef per il numero 1 d'Italia
Ancora un infortunio, – purtroppo lo stesso che fermò praticamente all‘esordio la corsa di Matteo Berrettini alle ATP Finals di Torino, – ha costretto al ritiro il n.1 azzurro ancora una volta al primo match dell’Abierto Mexicano Telcel. Il torneo ATP 500 – da 1.832.890 dollari – è in corso da lunedì sul cemento di Acapulco, in Messico. Lo stop è arrivato durante il match disputato nella notte italiana per il n.6 del mondo, e testa di serie n. 5, reduce dai quarti sulla terra rossa di Rio. Sul campo era opposto allo statunitense Tommy Paul, e il 25enne romano aveva già vinto il primo set quando sono apparsi i primi dolori e si è ritirato dopo un’ora e nove minuti di partita, sotto 5 a 1 nel secondo per gli effetti del problema fisico.
Una partita in cui Matteo Berrettini aveva messo a segno il break nel primo gioco, rischiato di guadagnare un doppio vantaggio e amministrato con autorità il primo parziale con 3 ace nello score e il 63% di prime in campo: il marchio di fabbrica dell’italiano. Nel secondo set dopo due palle break annullate proprio con il servizio, i primi segni e, dopo l’intervento del fisioterapista, la decisione.
Ancora un problema agli addominali per @MattBerrettini, costretto a ritirarsi ad Acapulco durante il match contro lo statunitense Paul. 🍀 Forza Matteo! 🍀
Niente da fare per #Sonego, sconfitto da Wolf per 3-6 7-6 6-2.#stayFIT | #tennis pic.twitter.com/CZoecqjzxm
— Federtennis (@federtennis) February 23, 2022
Acapulco: l’infortunio di Berrettini, la brutta sconfitta di Sonego e la follia di Zverev
Finisce subito anche il torneo di Lorenzo Sonego. Il 26enne torinese, n.21 ATP, ha ceduto con il punteggio di 36 76(7) 62, dopo quasi tre ore di lotta, ad un altro statunitense J.J. Wolf, n.209 in classifica, che aveva eliminato Andreas Seppi nelle qualificazioni.
Perde la testa e viene espulso dal torneo invece Alexander Zverev. Non nuovo a spiacevoli intemperanze, ma di genere diverso in carriera, si è ripetuto nella notte messicana. Per una chiamata dubbia dell’arbitro, l’italiano Alessandro Germani, il tedesco pretende che scenda dalla sedia per andare a controllare il segno, chiaramente fuori. Il direttore di gara non si fa impressionare, si gioca il match point e quando il n.3 del mondo perde – giocava in doppio con Melo – si disinteressa di tutto e prende a racchettate la sedia dell’arbitro visibilmente impaurito. Naturalmente è stato cacciato dal torneo per condotta antisportiva. Qualche ora dopo, all’alba, sui social appaiono le scuse dovute:
“È difficile esprimere a parole il rammarico per il mio comportamento di ieri durante e dopo il match di doppio. Mi sono scusato in privato con il giudice di sedia perché il mio attacco nei suoi confronti è stato sbagliato e inaccettabile e l’unica persona da condannare sono io. Non sarebbe dovuto succedere e non ci sono scuse. Chiedo scusa ai fans, al torneo, e allo sport che amo tanto. Mi prenderò qualche giorno per riflettere e capire come non deludervi più“.
A Dubai Sinner e quel pezzetto di storia del tennis dell’ultimo ventennio e più
Jannik Sinner ha sconfitto Andy Murray 7-5 6-2 e non è mai semplice. Il doppio campione olimpico ed ex numero 1 al mondo ha quello spessore tecnico da Fab Four del tennis che lo rende un’autentica mina vagante di classe, che solo gli acciacchi fermano. L’altoatesino ha mostrato un atteggiamento in campo molto diverso da quello del turno precedente contro lo spagnolo Davidovich Fokina e nonostante qualche errore di dritto di troppo, aiutato da un servizio più solido, è apparso più sicuro di sé ed ha chiuso in crescendo. Di positivo c’è la notizia che eguaglia così il risultato dello scorso anno, e per un posto in semifinale dovrà vedersela con l’amico e compagno di doppio Hubert Hurkacz.
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Su Jannik Sinner la curiosità al momento è addirittura morbosa. Nessuno dei protagonisti – e sono solo in due a poter dire qualcosa, lui e il suo ex coach Riccardo Piatti, – hanno detto molto di più dello scarno comunicato incrociato che ha annunciato la fine di quella che non era solo una collaborazione. Oggi il n.2 azzurro è seguito da Simone Vagnozzi e solo il tempo dirà se è stato giusto; o è sufficiente a non sprecare il grande bagaglio del n. 10 del mondo. “Ero nervoso perché Andy è un campione e avevo già perso con lui.” – ha confessato a fine match – “È special giocare contro una leggenda di questo sport, ha avuto operazioni e momenti difficili, ma il suo spirito da combattente è straordinario“.
Matteo Berrettini a MasterChef Italia 11
Non sarà in campo nelle prossime ore, ma il caso ha voluto che la puntata registrata questa estate di MasterChef Italia porti il tennis nel menù della serata che selezionerà i finalisti. Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, domani sera, giovedì 24 febbraio – su Sky e in streaming su NOW – potranno conoscere la stella del tennis italiano Matteo Berrettini. Ospite speciale con un ruolo inedito e sorprendente, che lo vedrà nella cucina tristellata del ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea, tre Stelle Michelin e tempio della cucina italiana. Qui sotto il video.
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